Non il solito libro da "palahniuck"
Madison ha solo tredici anni quando muore per un overdose di marijuana, ma non è una ragazzina come tante altre: figlia di una star del cinema e di un miliardario, narcisisti che vogliono salvare il "mondo", sempre pronti, sotto l'occhio vigile delle telecamere, a muoversi verso la manovra pubblicitaria/ecologista/umanitaria del momento; favorevoli ad ogni droga immaginabile, in una vita senza regole in cui Madison suo malgrado si ritrova, quasi ad essere un personaggio più maturo e responsabile dei genitori.
Dopo questo tragico fatto, non solo Madison scopre di essere morta, ma di essere finita all'inferno e di essere costretta a trascorrere lì l'eternità...ma anche se giovane, è una ragazza molto sveglia e pratica, sa che per sopravvivere avrà bisogno di farsi piacere quel luogo e farsi degli amici: una cheerleader, un secchione, un punkrocker e un giocatore di football lo diventeranno molto presto.
Un libro diverso dai soliti scritti da Palahniuck.
Ovviamente, sempre tagliente e una storia originale (se vi aspettavate l'inferno di Dante, avete sbagliato libro!), ma più deludente rispetto alle precedenti.
Sarà la storia che parla di questa giovane, ma non mi ha lasciato un senso di sorpresa o di orrore, come spesso mi capitava leggendo gli altri suoi libri.
Un pò delusa, ma non mi lascio scoraggiare.
Resta una storia migliore di molte altre che ho letto.
Non lo consiglierei a chi si avvicina all'autore per la prima volta, perchè non rende giustizia alle altre sue opere così....particolari.
Se siete fan dello scrittore, non ve lo lascerete scappare, ma non abbiate troppe aspettative (purtroppo) o almeno un pochino ci resterete male.
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