Opinione su Diego Pablo Simeone: El Cholo argentino
El Cholo argentino
03/02/2017
Vantaggi
duro, arcigno, grande giocatore e ottimo mister
Svantaggi
no
Oggi è l'apprezzo e conteso mister dell' Atletico Madrid con cui ha vinto la Liga e disputato due sfortunate finali di Champions League perse una ai rigori ed una ai supplementari.
Come allenatore è arcigno, ottimo tattico, grande motivatore e fa un gioco abbastanza divertente basato su una squadra corta e coesa.
E' detto il Cholo per via dei tratti somatici e che significa "incrocio di razze", ovviamente è un soprannome affettuoso.
I giocatori lo rispettano e lo amano cosi' come i tifosi perchè è un sanguigno, uno sempre sul pezzo che da l'anima per il club che lo paga.
Nonostante sia un classe 1970 ha già un palmares ricchissimo che, sicuramente, amplierà perchè a mio avviso è tra i primi 5 o 6 allenatori più forti che ci siano oggi in circolazione a livello mondiale e non solo europeo.
Come giocatore è uno dei recordman di presenze con la maglia albiceleste dell' Argentina con cui ha disputato sia i Mondiali, ben tre, che la Coppa America ( vinta in due circostanze) collezionando oltre 100 presenze condite da 11 reti.
Inoltre ha vinto la medaglia d'argento giocando le Olimpiadi del 1996 come fuoriquota e perdendo solo la finale contro la Nigeria di Kanu.
In Italia ha giocato anche per l' Inter e per la Lazio vincendo, con entrambe, tanti trofei tra cui uno scudetto ed una coppa Uefa oltre alla Supercoppa italiana e a quella Europea.
In carriera inoltre ha giocato anche con la maglia dei Colchoneros di Madrid, che oggi allena, segnando un sacco di gol e vincendo il campionato prima di calciatore e poi da allenatore due stagioni fa.
Da allenatore comunque ha vinto anche l' Europa League e la Supercoppa Uefa sempre con i materrasai dell' Atletico Madrid.
Ha giocato anche nel Racing di Avellaneda e nel Racing Club nel corso della sua lunga carriera da calciatore.
Come allenatore è già stato in Italia, nel Catania, e Lo Monaco non lo confermò ritenendolo, sbagliando, acerbo a livello tattico.
Come giocatore era duro, arcigno, un vero lottatore del centrocampo ricco di grinta e garra come si dice nei paesi latino americani.
Nonostante ciò però sapeva anche fare tanti gol, specie sugli sviluppi dei calci d'angolo sapeva sfruttare il suo ottimo senso dell' inserimento ed il suo stacco molto buono, quasi da difensore centrale.
Non è un caso, infatti, che in carriera abbia siglato oltre 100 reti che, per un centrocampista difensivo, è un numero a mio avviso stratosferico.
Ha un figlio, molto giovane, che gioca da qualche mese in Italia nel Genoa e si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama calcistico della serie A a suon di reti.
L' ho sempre apprezzato, mi piaceva in campo perchè dava tutto ciò che aveva senza risparmiarsi e sempre con grinta e sportività. Oggi come oggi non esistono in giro calciatori cosi' forti e completi a mio parere.
Buon sangue non mente mi verrebbe da dire.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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velocità
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dribbling
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tiro
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difesa
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tattica
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