Opinione su Fantozzi subisce ancora: tragicommedia da risate e riflessioni

tragicommedia da risate e riflessioni

Per l'ennesima volta al ragioniere Ugo Fantozzi ne capitano d'ogni colore: bistrattato come sempre dai colleghi di lavoro, si lascia umiliare senza batter ciglio credendo così di conquistare il cuore della signorina Silvani, a cui non smette mai di correr dietro (ovviamente dimentico dell'amorevole moglie Pina, che a dispetto della "stima", gli vuol bene sul serio). Ma ne ricava solo beffe. E i guai continuano con le riunioni di condominio e con la figlia Mariangela, che si fa mettere incinta dal capufficio pacchi delle poste in cui lavora. E pensare che quello sfortunatissimo impiego gliel'aveva procurato proprio Fantozzi, inconforme con un accaduto al negozio di animali dove Mariangela lavorava come commessa, perchè un cliente l'aveva scambiata per una scimmia (ma per lo meno era una funzione tranquilla e senza eventi infausti). Una gita di tutti gli impiegati della megaditta risulta anch'essa un disastro, dato che la signorina Silvani carica nel suo camper Franchino, un autostoppista puzzolente oltre ogni dire, ma erudito.
I film di Fantozzi li ho sempre apprezzati in quanto a tematica e situazioni, che pur dai risvolti inverosimili, presentano un fondo del più crudo e amaro realismo, che si lascia intravedere più che altro "dietro le quinte", nell'ombra. E' l'esasperazione iperbolica della realtà italiana fatta di raccomandazioni, clientelismo e mobbing sul lavoro (per Fantozzi anche fuori dal lavoro), ma anche dalla perenne insoddisfazione di chi, stigmatizzato quale mediocre, aspira invano a ottenere più di quanto ha, non conformandosi con il fatto che il meglio sfugge da lui perchè ritenuto inadeguato. Sempre però che quanto considerato essere il meglio, non sia unicamente il frutto di una cattiva percezione della realtà. Il che è ben visibile nei comicissimi tentativi di Fantozzi di abbordare la Silvani e stavolta pure di Pina, invaghitasi del puzzolente (ma erudito) Franchino. Quel che nè Ugo nè Pina riescono a comprendere è quella stima di lei per lui, da Fantozzi vista come un flebile sentimento succedaneo al vero amore. Ma Pina ama davvero Ugo e lo ama al punto da essere disposta a sacrificarsi per lui, anche se purtroppo lo fa quasi sempre nella maniera sbagliata. Quel che nessuno dei due comprende è che l'amore non è mera infatuazione (il sentmento di Ugo per la Silvani e di Pina per Franchino non è altro che questo), così come non comprendono del tutto l'impegno che hanno preso sposandosi. Queste vicende vorrebbero forse ricalcare molti dei malasseri che colpiscono l'uomo medio di quest'epoca moderna, ma in versione comica al punto da riuscire a strappare mille risate, perchè appunto puntano sull'inverosimile in primo piano. L'unica cosa che trovo proprio inguardabile sono le scene che cascano nella volgarità (che il regista poteva ben risparmiarsi, non avrebbe certo rovinato il film, tutt'altro). Fantozzi sarebbe ugualmente un'opera comica (o meglio, tragicomica), anzi ben più fresca, senza volgarità. Infatti il personaggio di Loris Batacchi (il capufficio pacchi) non l'ho mai sopportato e se dovesse ricapitarmi di vedere il film per intero, oltrepasserei le scene dove sta. Sono estimatrice di Ugo e Pina, ma non certo di Loris e nemmeno del dottor Zambrini, altro personaggio che appare nel film e ricorda il Batacchi. Diciamo che date tutte le premesse, lo consiglio...con lo zapping dove cade di stile (dalle scene con linguaggio e gesti scurrili, specie i bambini ne vanno tenuti bene alla larga). E' un si con riserve.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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