Ritornano le maghette
Le Winx sono state un successo mondiale ad inizio anni 2000, un successo però italiano, perché la produzione del cartone animato e del suo fiorente merchandising era tutta nostrana. Il cartone animato era trasmesso dalla Rai, poi passato sui canali digitali ed è continuato con i gadget e con diversi film animati. Anche Fate: The Winxs Saga è una produzione italiana ma solo per metà perché per la maggior parte lo sviluppo è inglese, dalla scelta del cast al volersi discostare dai temi del cartone, mantenendone quasi solo in nome. Fate è principalmente un telefilm teen , dalle tinte dark che porta la magia nel mondo degli adolescenti e affronta tematiche tipiche di quell'età ma in un mondo fantasy e calato anche nella tecnologia moderna. Bloom è una ragazza che fino al giorno primo non sapeva di essere una fata, viveva con i suoi genitori nel mondo umano, per poi scoprire di essere una fata del fuoco portata sulla terra dal mondo magico. Arriviamo ad Alfea una scuola di magia, decisamente poco potteriana causa budget, in cui fate e guardiani si riuniscono per essere addestrati alle arti magiche.
Il telefilm dura solo otto puntate ,a a parte l'inizio e un po' lo sviluppo del mezzo l'ho trovato poco caratterizzato e credibile per quanto si possa dare credibilità ad un prodotto fantasy. Non avevo nessuna aspettativa di sorta, non ho visto il cartone animato, ma ne conoscevo lo sviluppo , in questo caso non hanno fatto altro che sfruttare un nome altisonante, pagandone i diritti, per creare un qualcosa che almeno, alla fine della prima stagione non è ancora nè carne nè pesce. Le protagoniste hanno caratterizzazioni banali, la scelta del cast vuole strizzare l'occhio alla modernità ma lo fa molto male, la storia diventa completamente non sense nel finale. Non credo che gli darò una seconda possibilità se faranno la seconda stagione. per me resta un grosso no, potenziale sprecato per una trama e un intreccio che andava sviluppato meglio.
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