Bianco Crisantemo
Ho sentito parlare per caso di questo romanzo, “Figlie del mare”, (White Chrysantemum, Crisantemo Bianco in segno di lutto) il primo della scrittrice americana di origine coreana Mary Lynn Bracht e sono rimasta molto colpita dal tema affrontato attraverso la storia di due sorelle. L’autrice affronta il tema delle “comfort women” cioè delle numerosissime donne coreane rapite dai Giapponesi invasori e portate qua e là sulla strada percorsa dall’esercito nipponico nelle case di piacere allestite appositamente per dare conforto ai soldati al fronte. Su questo terribile sfondo storico, poco conosciuto e venuto alla luce solo negli anni novanta grazie alla testimonianza di una di queste donne che ha denunciato il Giappone per crimini di guerra, si dipana la storia terribile e affascinante di due sorelle (Hana, Emiko), di un soldato rapitore e persecutore e delle loro vite strappate. Hana viene portata via a soli 16 anni dalla sua isola dove viveva facendo come tutte le altre donne, la pescatrice con maschera e senza respiratore: viene portata in Manciuria, mentre la sua famiglia non sa più niente di lei. La storia di Hana è raccontata in parallelo a quello di Emiko che però parte dal presente per tornare al passato alla ricerca di quella sorella che è sempre rimasta nei suoi pensieri. Il racconto è molto coinvolgente e spinge a leggere pagina dopo pagina per sapere se le due sorelle si ritroveranno superando gli orrori della Storia e lo scorrere del tempo. Libro altamente consigliato.
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