Opinione su Fullmetal Jacket: Prima l'addestramento, poi la guerra
Prima l'addestramento, poi la guerra
02/04/2020
Vantaggi
Regia, interpretazioni, realismo di alcune scene
Svantaggi
Seconda parte più fiacca, non adatto a tutti
In Full Metal Jacket si assiste a una svolta decisa proprio in seguito a un evento crudele. La pellicola è come divisa in due parti: l'addestramento e la guerra. La bravura di Kubrick sta non solo nella sua estrema perizia con cui manovra la macchina da presa, ma anche nella cura certosina che dedica agli scenari, al realismo che cerca di far permeare attraverso ogni fotogramma. Lo si può notare quando i ragazzi si cimentano senza controfigure nelle prove dure di addestramento, così come lo si può notare quando si assiste alla guerra cruda che ha luogo su campi sterminati, pieni di fuoco, fumo, cadaveri e rovine. È un film che mostra la guerra senza orpelli, non usa mezzi termini in nessun contesto; pertanto non è consigliato ai piu giovani o a chi è fin troppo sensibile a gesti efferati.
Guardando Full Metal Jacket mi sono trovata ad attraversare due principali stati d'animo distinti che mi si sono presentati in corrispondenza del cambio di scenari avvenuto all'interno della pellicola. Ho apprezzato l'adrenalina della parte dell'addestramento perché mi ha fatto dare uno sguardo ampio al rigore e alla disciplina che ti cambia il modo di pensare quando ci si arruola. Poi i toni hanno subito un affievolimento quando è subentrato il Vietnam. Da qui il film ha leggermente perso il mordente che aveva dimostrato di avere prima, e ha assunto le sembianze di una più classica pellicola di guerra, come fosse un reportage realizzato
mantenendo pur sempre lo stile peculiare e a tratti grottesco di Kubrick.
Ambedue le metà celano due messaggi precisi che fanno chiarezza non soltanto sulla brutalità e sull'orrore che deriva da un conflitto, ma anche su come cambia la psiche di un soldato sia in fase di addestramento che in seguito, dopo aver avuto l'opportunità di lavorare sul campo con delle armi in mano, dopo aver visto cadere i propri compagni, dopo aver compreso che si ha il potere di finire la vita altrui in pochi secondi, e che la più grande conquista (in uno scenario in cui sono di più le cose che si perdono) è poter tornare alla base vivi, anche se tutto intorno c'è la devastazione.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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