Piccole cose quotidiane
“Giorni e notti fatti di piccole cose”, casa Editrice Feltrinelli, è il secondo romanzo (dopo “Il piacere non può aspettare”) della scrittrice Tishani Doshi che è una poetessa e una ballerina indiana.
In tutti e due i suoi libri Tishani Doshi sceglie di parlare di una famiglia mista e dei suoi problemi: qui la protagonista Grace infatti ha madre indiana e padre italiano.
Dopo una lunga serie di avventure, amorose e non, lontana dall'India, Grace si rova di fronte al fallimento del suo matrimonio americano e alla morte di sua madre: i due fatti la costringono a soffermarsi a pensare e allora ecco la decisione di tornare in India, alle sue origini, per la cremazione della donna ma il viaggio non è certo un passaggio alla tranquillità.
Infatti, Grace prende coscienza di cosa sia l'India: un paese per lei quasi sconosciuto, pieno di caos, disordine e miseria in ogni angolo, insomma un Paese poverissimo, ma anche pericoloso. Grace è presa dallo sconforto e ricordandosi dei racconti del padre sull'Italia, sente un'enorme mancanza e la differenza tra due società che sono come Terra e Plutone.
Ad aspettarla c'è la doppia eredità della madre, un'eredità che certo lei non si aspettava: da una parte una casa sulla spiaggia di Madras, dall'altra una sorella, Lucia con la sindrome di Down, una sorella di cui non sapeva nulla e che finora è sempre stata in un istituto.
Lucia è ormai un'adulta ma con un cervello ed un comportamento da bambina: colleziona calzini e cani randagi, non è autosufficiente ed ha anche strane abitudini.
La cosa prende alla sprovvista Grace che dall'India certo non si aspettava questo: deve improvvisamente mettersi in discussione su tutto, reinventare i propri ruoli, ricordando che chi le sta davanti non è una bambina facilmente manovrabile, ma una donna fatta, molto capricciosa e che si vuol imporre.
Insomma, la sua diventa la storia delle piccole cose che costellano le notti e i giorni di tutti o una vita che passa da una piccola cosa all'altra perchè con Lucia non è possibile programma oltre che piccoli passi.
Un libro bello e struggente, umoristico e amaro, da leggere.
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