la serie che ci rende umani
Vantaggi
è in grado di sollecitare emozioni forti e contrastanti risvegliando la nostra natura umana che consta di piacere, ma mai senza dolore.
Svantaggi
è stato deludente lasciare andare personaggi importanti nella serie
Grey’s Anatomy è una serie tv statunitense messa a punto dalla brillante ed intraprendente Shonda Rhymes, la quale con caparbia e tenacia è riuscita e riesce tutt’ora a rapire milioni e milioni di spettatori da tutto il mondo, lasciando penetrare la loro attenzione e coinvolgendo la loro sfera emotiva nelle cospicue vicissitudini del Seattle Grace Hospital (successivamente ribattezzato “Grey’s + Sloan Memorial Hospital). Come lascia palesemente trapelare il nome, la serie si impernia nell’ambito medico. Malgrado i legittimi pregiudizi nei confronti del genere (per di più drammatico), è possibile notare come gli svariati casi clinici siano presentati al pubblico in modo poliedrico e con esigua fantasia, senza la quale, lo show si limiterebbe ad un elenco di patologie e nozioni mediche del tutto monocorde. Inoltre, gli intrecci e grovigli che legano i protagonisti della vicenda, concorrono a rendere maggiormente allettante ed appetibile il tutto, soprattutto per i temi presi in considerazione: amore, amicizia, ambizione, dolore, omosessualità, adozioni, bullismo, nostalgia, empatia; insomma, tutto ciò che concerne il dramma e la passione che ci rendono umani. Ciò che sembra affascinare e travolgere sempre più lo spettatore è la consapevolezza dell’imprevedibile; ogni episodio racchiude in se qualcosa di avvincente ed inaspettato e per qualche strana ragione tendenzialmente siamo portati a possedere come polo di attrazione tutto ciò che può stupirci, ma soprattutto qualcosa in cui possiamo rispecchiarci, in cui possiamo rivedere noi stessi attraverso gli struggle dei personaggi. Cosa potrebbe essere più comune a noi se non il corpo umano? Della paura di morire, di perdere le persone che amiamo, di trovare la forza per accettare il dolore ed imparare a conviverci attraverso la speranza, che divampa nei cuori di coloro che non smettono di arrendersi, che trovano sempre una valida ragione per combattere, per emergere, farsi strada nel mondo della carriera, lasciare affiorare talvolta la sana competizione che funge da sprono per trarre non il massimo ma il meglio di noi, al fine di salvaguardare quel pizzico di narcisismo, di amor proprio che tutti dovremmo possedere, anche per il bene della comunità. Grey’s anatomy ci ricorda che non siamo macchine, ma persone dotate di un cuore che pulsa e come se aumenta la frequenza cardiaca quando ci innamoriamo; di un cervello che ci consente di agire con raziocinio e da input a tutte le nostre azioni, anche quelle meno gradevoli ed ignobili, in quanto non siamo nati per operare impeccabilmente, ma per errare ed estrapolare il meglio da tutto ciò che facciamo e non. Purtroppo, diventa necessario analizzare anche un aspetto che ha destato personalmente parecchia angoscia: la struggente decisione di lasciare andare personaggi del cast co-protagonisti, di una certa valenza nello show ai fini della trama, incombendo, oltremodo, nell’ordinario e patetico errore di permettere alle incomprensioni e questioni personali di interferire nella serie e di conseguenza comportando deviazioni radicali nel suo sviluppo. Tale metamorfosi, ha procurato il malcontento da parte di numerosi fan che affezionati ad una decade di stagioni, non riuscivano ad immaginare il programma senza i suoi pilastri che avevano condotto Grey’s Anatomy al successo. Di contro, pervasi dalla nostalgia, molti hanno deciso di interrompere la visione, avvertendo un’incertezza nella buona riuscita di qualcosa di forzato e riciclato. D’altra parte, anche da ciò possiamo ricavarne una lezione di vita. Molto spesso il cambiamento ci spaventa, ci sentiamo spaesati e per tanto percepiamo una sensazione di nostalgia nei confronti di qualcosa che abbiamo lasciato alle spalle, e questo ci inibisce e atrofizza. La verità è che il cambiamento ci perseguita, è un segugio, e ci insegna che tutto è destinato ad evolversi, ma il cambiamento non agisce in solitudine, è piuttosto accompagnato dall’amico/nemico tempo, che ci restituisce la pace che avevamo temporaneamente smarrito. Al fronte di quanto affermato, possiamo audacemente affermare che Grey’s anatomy non è una semplice serie tv, dove lo spettatore assiste passivamente a vicende alle quali gli è impedito interagire, dove gli attori semplicemente sfoggiano il loro talento, risulta invece essere fonte di ispirazione, portatrice di energia pura. Ci rendiamo conto che si tratta in fin dei conti di una realtà non troppo lontana da noi. Sfido chiunque a non sentirsi vulnerabile, fiducioso, arrabbiato, deluso, emozionato guardando anche solo sporadicamente episodi di uno show che abbassa finalmente il sipario da eroi che professiamo di essere, e mette a nudo la nostra vera essenza, il nostro essere UOMINI.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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