Prostituzione al maschile.
Il mondo del sesso a pagamento dilaga anche nelle serie telvisive, ma ami mi era capitato di vedere una serie che parlasse di uomini che si prostituiscono, d'altronde l'uomo non viene mai visto come oggetto sessuale perchè non appetibile nè sensuale quanto la donna.
Il protagonist è Ray Drecker, un ex-star del baseball, costretto a diventare coach alle superiori per un infortunio che gli ha fregato la carriera professionsitica.
La moglie Jessica non ne può più di questa vita e lo lascia andandosene con un dottore insieme ai due figli, mentre un incendio gli brucia la casa e lo costringe a vivere in tenda. Anche il suo lavoro è sempre in bilico, così va ad un seminario per diventare ricchi che gli consiglia di trovare un'idea in cui si è "forti" e farne un lavoro; Ray pensa che l'unica cosa che lo caratterizza è il suo essere super-dotato e si convince insieme a Tanya, una ragazza conosciuta al corso, che può farne un business.
Il telefilm "gioca" molto sul tema della prostituzione e sull'inversione dei ruoli infatti Ray ha una protettrice improvvisata in Tanya, poi ne troverà una seconda.
Non è un telefilm per puritani e alle molte scene di nudo, anche integrale, si aggiunge un linguaggio coloito e scurrile che tenta di emulare lo slang da strada, ma non si addice un granchè ai protagonisti, tuttavia le prime due serie scorrono abbastanza piacevolemtne e non si fa caso alle imprecisioni nello script che rendono alcune situazioni al limite del verosimile, già a metà della seconda si avvisa una certa stanchezza degli autori che esplode nella terza dove si tenta disperatamente di aggrapparsi a qualsiasi invenzione pur di andare avanti, ma la serie è ormai morta.
Tutto sommato le prime due stagioni sono state un intrattenimento gradevole che consiglio a chi voglia un telefilm breve che regali anche qualche risata, ma assolutamente sconsiglaito a chi sia sensibile a questi temi.
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