Opinione su I Libri: Il giardino al chiaro di luna!
Il giardino al chiaro di luna!
17/05/2015
Vantaggi
Carino
Svantaggi
C'è Molto Di Meglio
Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice e così mi sono lasciata ispirare dal titolo e dalla trama intrigante.
Il libro è composto da 476 pagine ed è suddiviso in capitoli non numerati ma su cui sono indicati luogo e data di svolgimento dei fatti narrati.
La copertina è bellissima!
Lucida e morbida, nei toni del verde scuro, sul davanti raffigura un'imponente arcata da cui si intravede una coppia abbracciata di spalle e protetta da un parasole.
Il retro della copertina invece raffigura il giardino che probabilmente dà il nome al romanzo stesso.
Un miscuglio di meravigliosi fiori colorati tra cui spiccano lussureggianti spighe scarlatte.
La storia ruota intorno ad un violino.
Un bel giorno nel negozio di antiquariato di Lilly piomba un signore anziano che leconsegna un violino dicendo che le appartiene, dopodichè se ne va senza aggiungere altro.
Lilly pensa di non avere alcun legame con quel violino, ne è quasi sicura ma vuole comunque capire se c'è stato un errore o se magari appartiene alla famiglia del defunto marito.
Con l'aiuto di Ellen e di Gabriel, Lilly svelerà un intricato mistero che la porterà da Berlino a Londra, a Cremona e sull'isola di Sumatra.
Il libro inizia in maniera molto lenta, per poi ingarbugliarsi troppo verso la fine.
Il cuore del romanzo è abbastanza scorrevole, a tratti interessante, tutto sommato molto tiepido.
Il pathos è davvero poco, la trama aveva un potenziale altissimo e se sviluppata correttamente ne poteva venir fuori un autentico capolavoro perchè di spunti interessanti ce ne sono davvero tantissimi, le ambientazioni tropicali ed italiane per prime.
Ne esce invece un buon romanzo da ombrellino, carino ma non eccessivamente emozionante.
La storia si sviluppa ai giorni nostri quando si parla di Lilly per tornare indietro di un secolo quando verrà ripercorsa la storia del violino attraverso la vita di Rose ed Helen.
Per quello che riguarda i nomi, che confusione!
Era necessario chiamare Ellen l'amica di Lilly ed Helen una delle violiniste?
Con tutti i nomi che esistono a questo mondo era meglio differenziare un pochino di più perchè soprattutto all'inizio quando ancora la vicenda non è ben chiara al lettore si rischia di fare confusione.
Purtroppo non è l'unico libro in cui lo scrittore sceglie dei nomi quasi uguali senza motivo e sarebbe ora di smetterla perchè è davvero una scelta inutile e fastidiosa!
Detto questo non mi sono mai ritrovata sprofondata nella lettura.
Non è uno di quei romanzi in cui ti senti nel vivo della storia.
Non mi sono mai sentita sull'isola di Sumatra o ad un concerto di violino o nell'atmosfera travolgente delle indagini e delle scoperte fatte nel corso della narrazione.
Ero sempre ben conscia di essere in pigiama spaparanzata sul divano di casa.
Non è un romanzo che fa viaggiare con la fantasia.
E' sviluppato abbastanza bene ma non coinvolge pienamente perchè la terminologia usata è sempre molto semplice, le descrizioni sono poche e prive di pennellate pittoresche, i tratti della personalità sono delineati per quanto servono.
Non c'è un personaggio simpatico ed antipatico.
Se devo scegliere un momento del libro che mi è particolarmente piaciuto è sicuramente il racconto dell'infanzia di Helen che però occupa poche pagine e dunque non riesce ad alzare il tenore del libro che definirei dunque carino ma non imperdibile.
Se avete occasione di farvelo prestare o di acquistarlo a prezzo super stracciato bene, altrimenti non spendeteci troppo perchè non ne vale la pena!
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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