Fantasie pericolose
Questo romanzo mi ha attirato per il titolo particolare “I più deserti luoghi” e per il modo in cui lo si spiegava nel retrocopertina:luoghi strani, bellissimi o in rovina, interessanti o spaventosi, ma con una caratteristica sempre comune, quella di essere deserti nel modo più assoluto. Sono queste infatti le creazioni di cui è capace Leandro che in seguito ad una malattia devastante e improvvisa con un coma durato ben 10 anni, è diventato disabile e soprattutto quasi cieco, acquisendo però la straordinaria capacità di saper creare luoghi in cui può viaggiare a suo piacere con la sorella, la sua grande amica e infermiera. Lei, Olga, di 47 anni, ha sacrificato tutto per lui con una madre morta troppo presto e con un padre distante che ad un certo punto, li aveva lasciati per rifarsi altrove, molto lontano, la vita. Nella grande casa vivono loro due, uscendo raramente, ma tra tutte le stanze, ve ne è una dove si rinchiudono quando Leandro e Olga vogliono “giocare”: Leandro crea il suo paesaggio e i due si estraniano completamente. Ma Leandro non è capace di creare la vita in quanto i nei 10 anni di coma, ha dimenticato come sono gli animali e le persone, le cose vive. Poi improvvisamente i suoi desideri cambiano, la sorella non gli basta più: vuole giocare con un animale e poi con un bambino, per studiare cosa riesce a fare,... E la storia si trasforma in un vero e proprio thriller psicologico. E’ la prima volta che Silvana Gandolfi si lancia fuori dal suo solito terreno: è infatti un’abilissima e famosa scrittrice per ragazzi, e devo dire che la storia mi ha davvero intrigata e spinta a leggere con ansia per vedere il finale.
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