Opinione su I quarantanove racconti - Ernest Hemingway: Uno Sguardo sulla Vita

Uno Sguardo sulla Vita

10/05/2020

Vantaggi

I quarantanove racconti, riuniti in volume dall'autore nel 1938, sono stati considerati fin dal loro apparire una delle opere fondamentali di Ernest Hemingway, forse il punto più alto e rappresentativo della sua tecnica narrativa. Accanto a un gruppo di storie che hanno per protagonista Nick Adams - alter ego dell'autore -, spiccano alcuni racconti dall'architettura perfetta, fra cui Le nevi del Kilimangiaro, La breve vita felice di Francis Macomber e Colline come elefanti bianchi.

Svantaggi

non trovati


Premetto che questa è stata la mia prima esperienza con Hemingway, e che se dovessi ricominciare a leggere libri di questo autore penso che inizierei nuovamente da "I quarantanove racconti". Cosa infatti più di una raccolta di racconti, che lascia all'autore completa libertà e gli permette di spaziare tra vari argomenti, può essere utile per approcciarsi al suo stile e giudicare se sia il caso o no di leggere altre sue opere?
Avventura, amore, competizione, coraggio, morte ma soprattutto vita sono i temi toccati da Hemingway, il tutto ambientato intorno al mondo: Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia, Grecia, Africa, Austria e altro ancora.
Non è il genere di libro che consiglierei a chi ama il lieto fine, non è il genere di libro che consiglierei a chi ama gli orpelli dannunziani. Lo stile è quello secco tipico di Hemingway e si presta alla perfezione a raccontare questi stralci di vita vissuta al massimo che sono appunti descritti nei vari racconti.
Non potrei catalogare tutti i racconti insieme, perché sono oltremodo vari, ma molti sono uniti dalla stessa lotta per la sopravvivenza, che poi è lotta contro la vita, che da sola sfugge tra le mani; e quindi troviamo i toreri, che non possono non scendere nell'arena, gli sportivi, che sfidano i loro limiti, i cacciatori, che affrontano le loro paure primordiali.
Un altro filone di racconti però ha un tono molto più rilassato, e pacatamente descrive i paesaggi tipici del nord America e di altre regioni del mondo.
Grande pregio di una raccolta di racconti del genere è ovviamente che ognuno troverà il racconto che fa al caso suo, senza pretendere che tutti e 49 gli risultino graditi.
Finisco nominando anche quei "capitoli", talvolta interposti tra un racconto e l'altro dall'autore, che secondo me non sono da meno dei racconti stessi. Si tratta di schegge, di scintille, di frammenti di una vita crudele, violenta, che descrivono un mondo in costante lotta in meno di una pagina; magistrale e affascinante modo di raccontare la Storia.

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Altre opinioni degli utenti su I quarantanove racconti - Ernest Hemingway

  • mask
    opinione inserita da mask il 02/03/2019
    Hemingway non è certo uno scrittore che abbia bisogno di molte presentazioni. La sua figura, piuttosto imponente, attira immediatamente l'attenzione, mentre la sua scrittura rapida e secca costituì, c...
    Continua a leggere >
    Conoscere meglio il carattere sanguigno e volitivo dello scrittore americano
    Non ci sono: le storie sono avvincenti; la lingua rapida e moderna
  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 17/05/2017
    I quarantanove racconti di Hemingway sono stati pubblicati nel 1938 e rappresentano uno delle opere piu' importanti dello scrittore, ricordo bene la breve vita felice di Francis Macomber, pauroso uomo...
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    Vario campionario di realtà umane
    Alcuni sono tragici