“Il falco” denso di emozioni
Ne “Il falco” entra nella narrazione, assumendo un ruolo decisivo, il tempo. La Modignani sceglie due protagonisti che si raccontano a sessant’anni, con tutte le rimostranze del caso, quelle che si leggono nei segni del viso o negli occhi degli altri, dimenticando a volte che per alcuni sentimenti lo scorrere del tempo non conta nulla.
Il romanzo diventa, quindi, una preziosa e profonda riflessione sull’attesa, sui rimorsi, sui passi falsi, sulle conseguenze delle azioni e dell’immobilismo. Sulla vita, insomma.
Giulietta e Rocco devono raccontarsi quarant’anni di separazione: non sarà semplice, specie in alcuni passaggi, ma senza dubbio saprà essere liberatorio. Perché è vero che stavano per sposarsi, ma entrambi hanno nascosto qualcosa all’altro. Dire la verità e sentirla sarà un passaggio obbligato per decidere come proseguire.
Attorno a loro una schiera di personaggi, decisamente variegata, che animerà le pagine del romanzo, mostrando come la natura delle relazioni possa cambiare nel giro di un istante, oppure rimanere inalterata nel tempo. Sveva Casati Modignani riesce a fare affezionare il lettore ai personaggi dopo poche pagine, svelandoli nelle loro imperfezioni e in tutta la loro umanità. Emozionante ed empatico, “Il falco” è un’indagine profonda della complessià del’animo umano, scritto con uno stile elegante e senza tempo.
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