Finanziato con i soldi pubblici. Ne vale la pena?
Il Foglio è un quotidiano creato nel 1996 da Giuliano Ferrara, che ne ha coperto l'incarico di direttore per diciannove anni. Il nome deriva dal fatto che il giornale viene stampato in un'unica grande pagina, anche se viene integrato con inserti più lunghi. Lo stile intende essere arguto, a volte provocatorio e alternativo ai "mainstream" media. Personalmente, trovo che questo orientamento sia spesso artificioso, nel senso che si tende a proporre delle letture forzatamente alternative solo per il gusto di dissentire e provocare. Il mio giudizio su questo quotidiano è tuttavia negativo non solo per i contenuti (che comunque a volte forniscono delle interpretazioni interessanti - editoriali di Giuliano Ferrara a parte), ma per il finanziamento che riceve dalla Stato. Tale supporto è garantito da un escamotage ideato dal suo creatore: il Foglio è infatti il quotidiano ufficiale di uno pseudo-partito politico (Convenzione per la Giustizia) creato ad hoc per consentire di ricevere il finanziamento (assicurato appunto ai giornali di partito). La tiratura non raggiunge le 50 mila copie, a fronte di un finanziamento di circa 340 mila all'anno. Secondo voi, la qualità del Foglio giustifica i 58 milioni di euro fin qui ricevuti dallo Stato? Secondo me, no.
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