Alan Bennett - Il Gioco del Panino
Buona parte dei libri di questo autore sono molto particolari e non adatti a tutti. Tranne il primo libro che ho letto, "La sovrana lettrice " che è un vero racconto, tutti gli altri sono da leggere con calma e nel clima giusto perché vanno ragionati e capiti.
Non è certo un autore adatto a tutti, e devo ammettere che spesso non l'ho apprezzato, ma questo libro l'ho trovato in biblioteca tra le novità e ho deciso di prenderlo per un momento in cui sarei stata ispirata.
Si tratta infatti di una raccolta di sei monologhi raccolti negli anni dall'autore e pensati per la televisione o il teatro, ma comunque vanno letti quando e se ne abbiamo voglia, una forzatura li renderebbe poco apprezzabili.
Prima di ogni monologo viene indicata l'ambientazione dove si trova il protagonista e le varie pause, con eventuali effetti sonori o di scena. Con un poco di fantasia è possibile immaginare il personaggio nella sua ambientazione mentre parla.
Tutti i monologhi, uno per capitolo, vanno letti e ragionati perché ogni uno propone una morale più o meno nascosta, sempre molto tagliente e puntigliosa, spesso con ironia al vetriolo o con sofferta rinuncia.
Ogni singolo monologo presenta alcuni particolari, ambientazioni o narrazione che lo possono rendere immedesimabile nel quotidiano, ma attenzione sempre a leggere con la dovuta ironia.
Il libro inizia con una prefazione da parte dell'autore che spiega la scelta di ogni monologo inserito nel libro, per cui sarà facile potere capire ogni capitolo proposto, basta leggere la prefazione, che diciamocelo è quasi più lunga degli interi monologhi.
Certo non è un libro per tutti, e non è adatto a chi desidera un paio di ore di svago, perché per la lettura bisogna avere la mente sgombra e riflettere su ogni riga letta.
Ogni tanto non mi dispiace questo genere di lettura, ma devo essere dell'umore giusto, e non è facile fare combaciare il giusto umore con la disponibilità del libro giusto, o si ha uno o si ha l'altro, è inutile è un vero classico. So che starete pensando che sarebbe sufficiente acquistare un paio di libri e tenerli pronti per quando sono dell'umore giusto, ma vi assicuro che in questo caso l'umore adatto non capiterà mai.
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