Il gioco del suggeritore
Ultima opera letteraria di quello che a mio avviso è uno dei migliori scrittori di thriller italiani in circolazione. Come si evince dal titolo, per coloro che come me hanno letto anche i libri precedenti, quest’ultima opera fa parte del filone dedicato all’ agente Mila Vasquez e cronologicamente, seppur fin dal titolo fa riferimento al primo romanzo della serie “Il suggeritore”, si colloca dopo gli eventi narrati in “L’uomo del labirinto”. Questa volta Mila, che nel frattempo ha lasciato la polizia e si è ritirata a vita privata, viene interpellata come consulente in un caso di pluriomicidio in cui pare sia implicato un “suggeritore” e che questi abbia a che fare con Mila più di quanto lei stessa possa credere. Ormai coinvolta nell’ indagine anche sotto il profilo personale, si spinge ad andare a fondo alla faccenda inoltrandosi nei meandri del male che celato sotto il suo manto di banalità si districa tra il mondo virtuale e quello reale portando a galla i suoi più turpi aspetti. Questa la trama riassunta a modo sinossi in modo da non spoilerare nulla. Per quanto riguarda il giudizio, non posso che essere soddisfatto della lettura di questo nuovo libro che come i precedenti scava all’interno dell’animo umano e del male che vi alberga in modo innato, senza però tralasciare aspetti che riguardano il nostro quotidiano e quindi da questo punto di vista ancora più inquietanti. Se ne “La ragazza nella nebbia” la cornice in cui si inquadrava tutta la storia era rappresentata dalla spettacolarizzazione delle tragedie ed il ruolo dei media con la loro influenza su indagini, inquirenti e colpevoli, in questa storia è rappresentata dal mondo virtuale e la sua influenza sociologica nella sua quotidianità, le sue contraddizioni tra l’uso con cui è stato pensato e quello che nella realtà si manifesta. Una specie di abisso in cui ci si può guardare, ma che a volte nel farlo si corre il rischio che anche esso guardi dentro di noi fino al punto da uscire e manifestarsi nel mondo reale con tutta la sua aberrazione.
Infine una menzione particolare alle atmosfere in cui si svolgono le storie di Carrisi, luoghi indefiniti che possono esserci lontani e sconosciuti, ma nello stesso tempo famigliari e vicini e che pagina dopo pagina riescono a trasmettere come un senso di inquietudine che ben rappresenta le trame narrate. Consigliatissimo.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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