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1 Opinioni per Il giorno speciale di Max - Sophie Andriansen (DeA)
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  • little51
    Cos'ho fatto di male?
    opinione inserita da little51 il 09/02/2021
    Per bambini (indicato dagli 8 anni) e non solo, il romanzo della scrittrice francese Sophie Andriensen (classe 1982) “Il giorno speciale di Max” affronta il tema della Shoah attraverso gli occhi di un bambino che come il suo pesciolino nella boccia vede solo il mondo intorno a sé e non capisce quello che succede. Max è ha quasi 8 anni e vive una vita felice tra casa scuola amici: la sua felicità raggiunge il massimo quando gli viene concesso di tenere un animaletto, per la precisione Augusto, un pesciolino dentro la sua boccia. I suoi giorni sono rallegrati dalla sua presenza e lo guarderebbe sempre girare intorno con occhio curioso. Poi le cose cominciano a cambiare perchè (e lui non ne capisce il motivo) guadagna una stella d'oro a sei punte da mettere sui vestiti e lo stesso vale per i suoi e per altri che conosce, ma non per tutti. In qualche momento Max è addirittura felice di averla pensando di essere diventato uno sceriffo, ma poi guarda i visi degli altri e rimane sconvolto dalla loro tristezza. Si fa l'idea allora che se la stella indica che sono ebrei e se chi ha la stella è triste, potrebbe significare che tutti gli ebrei hanno fatto qualcosa di male anche se i genitori gli dicono che non è così. Perchè allora quando arriva a scuola, i compagni stessi lo prendono in giro e gli dicono cose che lo turbano? Tra paure, ansie e preoccupazioni arriva il giorno del suo ottavo compleanno, il 16 luglio 1942 e Max si aspetta la torta per cui la mamma ha messo via a poco a poco tutto il necessario, ma i -terribili- invitati alla festa sono i Tedeschi che, armi in pugno, compiono il rastrellamento nel quartiere (rastrellamento davvero avvenuto in quel giorno a Parigi) e prendono anche tutta la famiglia Geiger. Grida, urla, qualche sparo, caos totale e Max non capisce più niente: sa solo che deve stare il più possibile vicino ai suoi sperando di non perdersi. Comincia così il lunghissimo viaggio, una vera e propria odissea che li porta dalla Francia sempre più vicini alla Germania. Max però non vede quasi nulla: pensa solo ad Auguste che ha dovuto abbandonare e che come lui, continuerà a girare nella boccia aspettando chi non può più arrivare. Poi capita un caso fortuito: Max viene separato dalla sua famiglia e va verso la sopravvivenza. Libro commovente arricchito dalle illustrazioni di Ilaria Zanellato: assolutamente consigliato.
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    storia commovente che fa riflettere
    nessuno