Davvero bello!
Il grande inverno, inizia lentamente, con descrizione dettagliata e minuziosa degli avvenimenti ed in particolare dei paesaggi. Lo stile di scrittura è delicato, mai opprimente, anche se in alcuni tratti si trova a descrivere avvenimenti crudeli e spietati. Come spietato è l’ambiente in cui i protagonisti si trovano catapultati: l’Alaska. Cora ed Ernt e la loro figlia Leni decidono di cambiare totalmente vita e partono alla ricerca della pace perduta, alla ricerca di se stessi. Il racconto delle loro vite è minuzioso, e nel corso della lettura sembra di conoscerli sempre meglio. La scrittrice ha un grande dono, quello di fare entrare in empatia con i suoi personaggi, come se li conoscessimo davvero, come se i loro drammi fossero i nostri. L'autore descrive una saga familiare ricca di dolore e di paesaggi mozzafiato, dove i colpi di scena e le emozioni si susseguono raccontate con maestria. E' come se l'autore riuscisse a portarci per mano in questo angolo selvaggio ed affascinante dell'Alaska dove immersi in una landa selvaggia ed indomita un pugno di persone lotta per sopravvivere alla natura ostile e ai pericoli che minacciano la vita di questi pionieri dell'ultima frontiera. Non si può smettere di leggere questo bellissimo romanzo fino a quanto non si è arrivati all'ultima riga, dove non sarà infrequente ritrovarsi con gli occhi umidi, e condividere la gioia e le emozioni trasmesse dalla protagonista attraverso una penna usata in modo superbo dalla scrittrice. BELLISSIMO
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