Film molto interessante
Vantaggi
Storia interessante, ben girato, elegante nella fotografia
Svantaggi
Nessuno meritava un oscar
Questo film racconta un fatto storico poco conosciuto, il "secondo processo di Auschwitz" tenuto a Francoforte nel 1963. Questo fatto è interessante perché fino ad allora molti tedeschi erano ignari di ciò che era avvenuto nei campi di concentramento e gli ufficiali erano stati giudicati da tribunali internazionali all'estero. Nel precesso vennero presi i considerazione i singoli atti di singoli soldati e mostrato ai tedeschi cosa le persone comuni avevo fatto ai tempi della guerra. La storia inizia con un giornalista Thomas Gnielka che si rivolge ad un giovane procuratore Johann Radmann per indacare su un professore che era uno spietato assasino ai tempi in cui faceva il soldato ad Auschwitz. Johann è uno di quei giovani inconsapevole del recente passato e grazie all'insistenza dell'amico giornalista che gli presenterà Simon Kirsch un sopravvissuto le cui figlie gemelle sono state uccise da Mengele, scoprirà a poco a poco una serie infinita di crimini commessi da persone libere di condurre la loro vita come se nulla fosse successo. Le sue ricerche grazie al procuratode generale Fritz Bauer porteranno al processo. Il film è girato con notevole maestria dal regista italo tedesco Ricciarelli ed è una vergogna che non abbia vinto un Oscar. Il film è elegante e sobrio ma mostra bene il risveglio della coscienza del protagonista che deve essere stato il risveglio di tanti dopo il processo. Non ci sono immagini crude e le solite foto ma tanti racconti dettagliati e senza enfasi che nella loro semplicità fanno più impressioni di tante scene drammatiche. Film consigliatissimo, non pesante ma fa riflettere.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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