Opinione su Il mio cuore cattivo - Wulf Dorn: Il mio cuore cattivo
Il mio cuore cattivo
14/07/2020
Vantaggi
"Procedevo avvolto dall'oscurita. Guardai in basso ed ebbi modo di scorgere un antro oscuro, solo quando fui li li per scrutarvi all'interno, capii.... di aver trovato l'altra metà di me stesso."
Svantaggi
personalmente non trovati ma va a gusti se siete fan dell'autore
Splendida copertina del romanzo Thriller IL MIO CUORE CATTIVO di Wulf Dorn che sta diventando, nel panorama letterario del thriller psicologico, un vero maestro, il libro è un viaggio nelle incertezze esistenziali percorso nel mare della chimica adolescenziale. L’adolescenza già di per se è terreno fertile per lo svilupparsi di alcune delle peggiori patologie che insidiano la psiche. Dorn sfrutta appieno questa debolezza, piazzandoci tra le mani un testo in prima persona,dove la giovane protagonista, come un saltimbanco su un flebile filo cerca di non inciampare nei suoi deliri, pronti ad ogni passo a gettarla nel profondo e denso mare nero della follia.
Un testo brillante, che spreme come un limone la domanda che ,ogni lettore si porrà leggendo le memorie di Dorotea “cos’ è reale veramente e cos’ è il prodotto delle nostre sinapsi impazzite ?” E cosi pagina su pagina sono riemerso dal profondo, ma questa volta in me pulsava ritmico “il mio cuore cattivo”
Il linguaggio utilizzato nella narrazione è contestuale, anche se forse risulta troppo perbenista e a tratti artefatto. Dubito che tra coetanei sedicenni, durante un dialogo mosso da uno stato confusionale, vengano snocciolati termini quale ad esempio “ insolentirmi”. Ma a parte qualche lieve sbavatura (in particolare sulla rappresentazione emotiva ) che mina leggermente di credibilità l’ io narrante, per il resto lo stile sbarazzino spregiudicato e a tratti entusiasta, rende realistica e tangibile la protagonista. Come lo sono in modo proporzionale, nella misura in cui… anche tutti i comprimari.
Altro artifizio letterario, che esalta il coinvolgimento, è il continuo stato di insicurezza in cui ci pone l’autore. Anche io , come la protagonista, a mio malgrado mi sono trovato spaesato e insicuro. Non riuscivo a trovare la chiave di volta che mi permettesse di capire cosa fosse reale e cosa frutto di una psiche alla mercé del delirio, oppure solo semplice suggestione. Un thriller psicologico che ci cattura e ci pone perfettamente nella condizione in cui si trova Doro.
D’altra parte in questo mondo: “ non esistono fatti, ma solo interpretazioni” e mai come la mente di un paranoico schizofrenico, affetto da allucinazioni ricorrenti, riuscirà a dar spessore è concretezza alla frase di Nietzsche. E Dorn in questo romanzo è riuscito in pieno !
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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