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1 Opinioni per Il Morso della Vipera - Alice Basso
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  • matutteame
    Alice Basso - Il Morso della Vipera
    opinione inserita da matutteame il 27/02/2021
    Anita è una bella ragazza e sa benissimo che può permettersi tutto, infatti sta per fidanzarsi con un ottimo partito, e negli anni 30 questo farebbe felice ogni ragazza, ma al momento di dire si non si sa come le è uscita una frase che non si sarebbe mai aspettata nemmeno lei " prima voglio lavorare " . Si trova così a fare la dattilografa, e nemmeno molto brava, in una casa editrice che traduce libri gialli provenienti dall'America, proprio lei che di gialli non ne ha letti nemmeno uno. Inizia a lavorare per Sebastiano, che le detta a ritmo incalzante in racconti tradotti, e Monné che cura la parte economica. Siano nel 1935 ed anche a Torino domina il fascismo, ed ogni storia che viene pubblicata deve passare prima dalla censura, ma stando attenti ai personaggi ed a fare passare il messaggio che vuole il fascio la casa editrice non ha mai avuto problemi. Anita inizia a scoprire i racconti gialli, proprio mentre li scrive, cercando a stare al passo con la dettatura di Sebastiano, inizia ad apprezzare i personaggi, le indagini, la suspance. Eh si, anche per lei c'è ancora speranza. C'è poi l'amica di sempre Clara, che a differenza di Anita non può vantare un bell'aspetto fisico, ma fa la dattilografa da anni ed è sempre stata una vera amica per Alice, compensandosi da sempre ed appoggiandosi in ogni momento. Con lei c'è Candida, la loro insegnante di dattilografia, che fuma più di una ciminiera ma è una donna con un acume fuori dal normale per quegli anni e spinge le ragazze a non stare mai dentro le righe imposte. Anita, che inizia ad apprezzare i libri gialli, si trova a doverne risolvere lei uno. Perché non sempre gli eroi di guerra sono davvero eroi, perché non sempre le persone raccontano il vero e perché spesso la verità se non viene raccontata finisce per essere dimenticata. E ne Anita ne Sebastiano vogliono che la realtà che hanno scoperto venga dimenticata, perché se anche solo una persona riesce a sapere cosa è accaduto per davvero, e che le persone che vengono presentate come "buone" non sempre lo sono realmente, allora i loro sforzi si possono ritenere ripagati. Anita vorrebbe fare tanto, ed il suo carattere le fa correre tanti pericoli, ma è pur sempre una ragazza negli anni 30 e deve stare al suo posto per non attirare troppo l'attenzione su di se, e deve mandare avanti Sebastiano, che di racconti è un ottimo traduttore, ma quando si tratta di scriverli lui, bè, è meglio lasciare perdere. Chi conosce l'autrice dai precedenti libri con Vani Sarca riconoscerà tanti particolari anche in Alice, il sarcasmo, la voglia di lottare e la libertà. Ma siamo in due mondi ed epoche completamente differenti. Ho apprezzato davvero tantissimo questo esordio, perché la storia è avvincente, ti prende, ti conquista, ti scombussola ma ti fa anche ridere. I personaggi sono descritti in modo impeccabile e la nostra Anita con i suoi sproloqui è davvero deliziosa. Ma anche gli altri personaggi non sono da meno. I cenni storici e le ambientazioni sono descritte in modo perfetto ed è facile immaginarsele.
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    Molto Bello
    Nessuno