Basso profilo
Romanzo tratto dal film del 1959 liberamente ispirato alla Tempesta di Shakespeare è scritto letteralmente con i piedi punto. La storia è quella della missione inviata a investigare sulla sparizione di un'astronave su un pianeta dove cominciano a succedere cose misteriose come l'apparizione di animali terrestri in mezzo a un paesaggio completamente alieno e la presenza di uno scienziato rimasto da solo con la figlia e un robot che per qualche motivo non ha potuto costruire lui stesso perché specializzato in lingue e non in ingegneria. Il romanzo è vecchissimo i personaggi si meravigliano continuamente della presenza dei robot, pur avendo fatto un viaggio nell'iperspazio, vanno avanti a fumare sigarette come se fossero il futuro e interagiscono come dei marinai di una nave di pirati seicentesca con la bella bionda figlia dello scienziato, pur essendo dei militari. È talmente fantascientifico che l'equipaggio è tutto maschile perché le donne sulle astronavi non ci possono stare perché altrimenti turbano l'equilibrio. Scritto coi piedi, copia pari pari il film così tanto iconico anche per via del fatto che comunque è una soluzione effettivamente di narrativa seicentesca riportata in fantascienza. Ho fatto davvero molta fatica a leggerlo ai tempi e sinceramente vi consiglio di risparmiarvi la lettura, preferendo piuttosto vedere il film che siano l'altro a un pochino più senso per via dello sforzo per gli effetti speciali e altre idee che all'epoca si devono considerare innovative dal punto di vista visuale come il robot. La cosa buffa è che pur essendo ambientato in un lontano futuro i personaggi continuano a citare autori degli anni ‘30-’50 per darsi un contegno.
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