IL DRAMMA DELL'IPOCRISIA
Ho letto “Il ragazzo nuovo” con grande curiosità, sia perché avevo già apprezzato questa autrice in altre sue opere (cito, fra tutte, “La ragazza con l'orecchino di perla”) sia perché mi sembra interessante il progetto sostenuto dalla Hogart press in merito alla riedizione in chiave moderna delle opere di Shakespeare.
Il risultato raggiunto dalla Chevalier è, a mio avviso, degno di considerazione ma, data l'ambientazione e l'età dei protagonisti, lo ritengo particolarmente adatto ad un pubblico di giovani. Il testo, costruito principalmente su azioni e dialoghi, si presta infatti ad una lettura scorrevole e poco impegnativa, ma non banale soprattutto perché offre spunti di riflessione e approfondimento su sentimenti universali e tematiche sempre di grande attualità. Un romanzo che ci dà l'occasione per ripensare al concetto di integrazione spesso mascherato da un'ipocrita tolleranza. La storia è divisa in cinque capitoli e si svolge nel rispetto delle unità di luogo, tempo e azione: si sviluppa all'interno di un istituto scolastico nell'arco di una sola giornata.
Siamo a Washington nel 1974 e Osei Kokote, tredicenne figlio di un diplomatico ghanese, è costretto per l'ennesima volta a cambiare scuola a causa del lavoro di suo padre. Osei è dunque “il ragazzo nuovo”, l'unico nero in un istituto di soli ragazzi bianchi in un'America in cui il sogno di integrazione di Martin Luther King ha dovuto fare i conti con le idee rivoluzionarie di Malcom X e del Black Power.
Al suo ingresso nel cortile, decine di sguardi diffidenti si posano su Osei; solo Daniela Benedetti, detta Dee, la ragazza più carina e popolare dell'istituto, prova per lui una forte attrazione alla quale Osei non può restare indifferente perché Dee emana una luce particolare, la “luce dell'anima”.
Fatte le presentazioni di rito, Osei si inserisce nel ritmo di una normale giornata scolastica scandita da lezioni, partite di kickball, mensa e momenti di ricreazione. Il primo impatto sembra positivo: Osei, socievole e atletico, conquista subito non solo la simpatia di Dee, ma anche la stima di Casper, il ragazzo più bello ed apprezzato dell'Istituto. Le difficoltà, però, non tardano a manifestarsi: una mano posata sulla guancia di Dee, una semplice carezza data nel cortile della scuola, suscita lo sguardo indignato di alunni e docenti che, abbagliati dal pregiudizio, il tutto poi prosegue tra critiche e disprezzo, non voglio raccontare altro super consigliata la lettura.
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