Opinione su Il Re: L'Enrico V
L'Enrico V
11/12/2020
Vantaggi
ricostruzione storica, costumi, cast, presonaggi
Svantaggi
regia mediocre
Dopo la morte di Enrico IV, la scelta non ricade sul diretto discendente, ma sul secondogenito che malauguratamente cade in battaglia, così Hal diventa suo malgrado Re e assume il nuome di Enrico V, dopo aver trascorso gioventù in mezzo alla gnete, tra bagordi, bevute e con vedute pacifiste.
Tuttavia fin dal suo insediamento deve decidere sul conflitto in Francia lasciato aperto dal padre per eliminare l'usurpatore sul trono e ci andrà.
Questo film su Enrico V l'ho guardato con piacere apprezzandone la ricostruzione storica e le interpretazioni di molti interpreti.
A me è piaciuto molto il protagonista che riesce ad incarnare il dilemma del suo ruolo e sulle sue idee, la trasformazione da giovane a Re e fa anche un bel discorso alle truppe. Interessante come al centro della rappresentazione tra il re e Falstaff, un'amicizia che resta viva anche dopo che è diventato Re.
Devo dire che è la prima volta che vedo una rappresentazione di Enrico V, quindi non posso fare raffronti con altri, ma non credo la regia abbia dato prova del meglio di sè perchè innanzitutto il film non presenta fluidità di ritmo e d'intenti.
Alcune parti sono narrativamente lente e lui le riempie con eccesso di sangue rendendo il tutto ancora più frammentario, ma c'è anche una stonatura tra il tono greve della narrazione e l'anacronistica figura del Delfino che ha un sapore farsesco, quasi fosse un tenativo della regia per rimediare alla mancanza di ritmo e al tono greve.
Fortuna che le scenografie, i costumi e il cast salvano il film e lo rendono interessante.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento