La delusione è servita, spazio al risparmio
Le prime 7 stagione del Trono di spade rappresentano secondo me la migliore serie televisiva in assoluto di tutti i tempi. Ambientazioni eccezionali, personaggi di notevole spessore, colpi di scena in abbondanza, horror, davvero non mancava nulla. La ottava invece è solo l'esempio di come lavorando sodo ci si possa poi adagiare sugli allori e vivere di rendita. Mi riferisco alla produzione, che ben consapevole dell'assenza di sequel ha pensato bene di andare al risparmio su tutto. Sulle ambientazioni modeste, fino ad arrivare a colori talmente bui che non si vedeva nulla, ma grazie ai quali le costose elaborazioni digitali, i costumi e le ugualmente costose riprese in esterno devono essere state molto a buon mercato. Sulla falsariga la paga degli sceneggiatori. Trama raffazzonata, in vari momenti si è sfiorata la noia pura. Il finale, nella rappresentazioni dei singoli personaggi, mi è sembrato tirato per i capelli, una pletora di reazioni schizofreniche opposta alla coerenza delle stagioni precedenti, dove sì vedevamo l'evoluzione umana dei singoli ma in linea coi tratti della loro personalità. Unica modesta nota positiva, la sorpresa del vincitore. Io avrei scommesso che avrebbero fatto sedere sul trono la politically correct Deneris, a dire il vero l'unico personaggio che mi era un po' antipatico. Comunque, chi ha visto le 7 stagioni precedenti deve aver visto o vedere pure l'ultima, ci mancherebbe. L'importante è farlo con basse aspettative.
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