una delle migliori facoltà a livello di sbocchi e impiegabilità
Vantaggi
ampiezza di sbocchi lavorativi, professione rispettata e non legata a tradizione di famiglia, facilità di impiego all'estero
Svantaggi
in sè e per sè assolutamente no, a meno che manchi del tutto la predisposizione per le scienze esatte e le materie tecniche
A parer mio ingegneria è una facoltà assolutamente consigliabile. Anche se non si tratta della materia in cui mi sono laureata, ho però conosciuto sia direttamente che indirettamente svariati ingegneri. E tra tutti i percorsi educativi sperimentati anche per interposta persona, ho notato che ingegneria è una delle poche lauree che non si trasforma in una fabbrica di disoccupati o di precari con stipendi perennemente da fame, una volta conclusi gli studi. E anche una delle poche a permettere di lavorare in parecchi paesi esteri senza dover per forza passare per il costosissimo e a volte fallimentare procedimento di equipollenza e convalida (anche se nel caso di scienze esatte è difficile ricevere una risposta negativa). Questo perchè gli ingegneri sono facilmente impiegati nel settore privato, spesso e ben volentieri in multinazionali con sedi in giro per il mondo, che quindi non fanno necessariamente storie ad assumere qualcuno senza convalida del titolo nel paese di destinazione (il che è solito accadere nel settore pubblico e in aziende di stampo appena locale). Devo dire che fino ad ora non ho conosciuto alcun ingegnere disoccupato nè con stipendi che non permettono di sopravvivere senza l'aiuto o la convivenza con i genitori. Vero è che semmai, con la crisi che continua a picchiare forte, anche gli ingegneri si devono a volte adattare ad accettare impieghi che poco o nulla hanno a che fare con la loro laurea. Ma ciononostante, quantomeno nella mia esperienza, ho visto che i datori di lavoro tendono a preferire un laureato in ingegneria rispetto a per es. uno in giurisprudenza e questo riguardo a impieghi che hanno poco a che vedere sia con una che con l'altra laurea. Insomma, a parità di voglia di adattarsi, ho toccato con mano che l'ingegnere è avvantaggiato rispetto ad altri e ben più rispettato. E poi le aree di sbocco per ingegneria sono svariate e multiple, si pensi soltanto alle attività in ambito di perizia, oltre che alla classica libera professione e al lavoro subordinato. Per non parlare poi di coloro che sono riusciti a trovare impiego nei paesi più disparati, tra cui Finlandia a Cina. Certo, in questi ultimi casi, oltre alla passione per le scienze esatte e le materie tecniche, è necessaria anche una bella predisposizione per le lingue straniere. Chi possiede l'una e l'altra caratteristica direi che è a cavallo. Sempre poi in base a quanto ho potuto constatare, l'attività di ingegnere non mi è sembrata essere questione di "ufficio di famiglia" tal quale quella di avvocati e architetti tramandata di padri in figli. O quantomeno quest'aspetto è dovuto all'ampiezza degli sbocchi lavorativi ben al di là della libera professione. Direi che consiglio vivamente ingegneria, a meno che non si sia affatto portati per le materie. Perchè, come poi per ogni ramo di formazione, necessita di attitudine allo studio delle sue particolari discipline.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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