Leo non si smentisce quasi mai
Visto su Chili, ma di recente passato anche in chiaro sul canale digitale di Mediaset Iris, ho visto per la prima volta dalla sua uscita nel 2011 J. Edgar di Clint Eastwood. Il film all’epoca era passato completamente in sordina, ai miei radar cinefili sia chiaro, e l’ho visto solo trovandolo in questo catalogo cui sono abbonata e notando la combo attore principale e regista. Il film è un biografico, del resto Eastwood è un maestro e una garanzia in gusto e riprender tutto l’arco della vita di J. Edgar Hoower, capo del Federal Bureau americano per diversi decenni, con avvicendamento continuo di presidenti ma con questo enigmatico uomo sempre al timone. Il film non ci va tanto pesante, di ombre ce ne sono molte, ma non è neppure così di parte come si potrebbe credere. La storia inizia con la giovinezza di Hoover ma anche con le sue brillanti e avveniristiche idee che oggi sono così radicate nelle tecniche investigative ma che all’epoca erano pure e mere utopie. Mi è piaciuto tantissimo per la fotografia, tanti grigie poco colore, per il trucco fenomenale dei protagonisti e per la recitazione. Non è tra le performance migliori di Di Carpio, a mio parere ha dato il meglio di sé in altre pellicole, ma merita sicuramente di essere visto e recuperato. Mi è piaciuto e lo consiglio.
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