Rivoluzionario (per me)
Il titolo del libro si riferisce ad un componente del gruppo dei RCHP che ha deciso di lasciare il gruppo all'apice del successo e questa cosa sconvolge il mondo del "vecchio Alex", protagonista del libro.
Alex è un sedicenne del liceo ed il racconto è ambientato negli anni novanta e ci racconta la sua adolescenza e le vicende che la sconvolgono.
Questo è uno dei primi romanzi che ho apprezzato e amato, anche se non è certo un capolavoro ha avuto il pregio di avvicinarmi alla letteratura perchè si rivolge ai ragazzi con un gergo a loro comprensibile, anzi si rivolgeva ai ragazzi degli anni novanta, di cui io facevo parte.
Rileggerlo mi ha messo malinconia e mi ha riportato in quegli anni di spensieratezza dove i problemi più grossi erano un'interrogazione.
Brizzi ha avuto grande successo con questo libro credo perchè è risucito a cogliere lo spirito di quegli anni e il modo di pensare di una generazione, da questo poi è anche stato ricavato un film.
Tuttavia il libro resta ancorato a quegli anni e non credo che possa avere alcuna valenza per i ragazzi di oggi o del futuro, solo un testo per malinconici di quegli anni, come me.
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