Canada e cioccolato!
Facendo il solito giro di perlustrazione al mercatino dell'usato che frequento d'abitudine ho trovato una serie di libri in perfette condizioni venduti al prezzo di € 2 e tra i vari titoli ho scelto anche "La bottega del cioccolato".
Un'altra spunta nella mia wishlist ho pensato orgogliosamente.
Il titolo di questo romanzo mi aveva spinta tempo addietro a leggere la trama sul web e mi aveva incuriosita per l'ambientazione in una cioccolateria.
Senza contare la bellezza della copertina di cartoncino marrone che rappresenta per filo e per segno in tutti i minimi dettagli la sontuosa vetrina di un negozio di dolci, non necessariamente una cioccolateria perché notando i particolari della foto noterete anche montagne di caramelle e piccole scatole.
Proprio il genere di negozio di dolci che Joop, il protagonista di questo romanzo, odia.
Joop sin da piccolo è sempre stato una creatura molto strana e molto schiva.
Pochi amici, nessun interesse da parte delle ragazze, nessun riguardo da parte dei genitori che non si aspettavano l'arrivo di un terzo figlio e sempre troppo presi ad educare artisticamente le sue sorelle maggiori Charlotte e Rosalind. Joop non ha hobby particolari né interessi tanto che mentre le sue sorelle suonano divinamente ed i suoi genitori sono tutti presi da arte e poesia lui vaga annoiato per il giardino di casa mentre durante le loro vacanze culturali lui si annoia a morte perché ha caldo.
La sua esistenza però non è fatta di nulla.
Joop viene un giorno invitato a cena da un compagno di scuola e mangia l'arrosto più buono della sua vita.
Abituato a cibo in scatola e pessimi intrugli alimentari che sua madre gli propina, Joop dopo aver gustato quell'arrosto mangiandone una porzione pantagruelica capisce di avere una vocazione tutta particolare per il cibo ma soprattutto che il vero cibo non è quello che gli dà sua madre, pessima cuoca, ma tutt'altro.
Imparerà ad assaporare le pesche migliori, le albicocche più dolci, le ciliegie mature con tutte le loro sfaccettature di sapore e galeotto sarà uno squisito cioccolatino fondente tempestato di nocciole.
La vita lo porterà in Francia come apprendista cioccolatiere di Jerome Sorel un eclettico personaggio che segnerà tutta la sua esistenza e per Joop diventerà una vera e propria icona.
Arriverà anche l'amore ed un figlio indesiderato, dopo tormentati anni in Olanda, la famigliola si traferirà in Canada dove finalmente Joop realizzerà il sogno di aprire una cioccolateria.
Lieto fine?
No ... siamo a neanche metà libro e non vi racconto più niente!
Questo romanzo si compone di 337 pagine che ho letto in soli tre giorni.
Solitamente preferisco romanzi scritti da donne che hanno per protagoniste le donne quindi questo libro è quella che si dice l'eccezione che conferma la regola.
Mi è piaciuto moltissimo!
Non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine.
Joop per tanti versi mi somiglia perché anch'io sono una persona schiva e non convenzionale.
Quello che piace agli altri non necessariamente piace anche a me, quello che gli altri dicono così tanto per dire a volte può infastidirmi e Joop mentre rimesta il cioccolato mastica amaramente quelle frasi buttate lì dalle tante persone che lo irritano.
Joop però forse è un pochino troppo esagerato, in certi passaggi sembra odiare tutti ma tutto sommato è anche un personaggio incompreso, un vero e proprio capro espiatorio e lui nella sua perseveranza a portare avanti la cioccolateria ed i suoi ideali lascia semplicemente scorrere tutto e tutti.
Mi piace la suddivisione del libro, il racconto preciso e dettagliato di tutte le fasi della sua esistenza senza fronzoli e senza ingarbugliamenti.
Viene usato un linguaggio chiaro ed i momenti di riflessione di Joop sono piacevoli perché sono ben articolati e mai troppo lunghi.
Essendo praticamente un orso, Joop non è circondato da molte persone e di conseguenza nel libro non ci sono troppi personaggi.
Questo permette di far scorrere meglio la trama senza confondersi le idee e facendo sì che ogni tratto caratteriale venga ben delineato per inquadrare tutti i personaggi e capirne a pieno la meschinità nei confronti del povero Joop.
Nonostante sia un personaggio non convenzionale e forse non particolarmente amabile, non è una storia negativa o un libro angoscioso.
E' semplicemente il racconto di un'esistenza, di una persona che si fa in quattro ogni giorno per perseguire i suoi ideali, una persona che non si accontenta di qualunque cosa e di qualunque posto per vivere.
Joop non ci sta a mangiare un tacchino del ringraziamento a casa di amici che non sa di niente e non ci pensa due volte a criticare l'amica che lo ha cucinato, odia i centri commerciali e non ci va, non sopporta gli olandesi e si trasferisce in Canada, la sua famiglia vuole rompere i rapporti con lui e va bene così perché tanto non li ha mai sopportati.
Non ci pensa due volte a cacciare dal negozio chi chiede torte al cioccolato o informazioni sulle sue ricette.
Semplicemente Joop è sempre quello che è senza maschere e senza filtri.
E' quello che tutti noi vorremmo in un certo qual modo essere, è la rappresentazione vivente di tutti quei pensieri che non osiamo formulare perché non oseremmo mai dire ad un'amica che cucina per noi che in Francia il mais lo danno ai maiali ma nella pratica di tutti i giorni sono veramente pochi quelli che impazziscono per il mais.
Joop sincero ed intelligente lo dice senza paura, senza problemi, senza pentimenti.
Antipatico? No, non ispira antipatia.
E' un musone che non ha mai ricevuto né amore né stima fatta esclusione per la dolcissima moglie Emma che lo ama così com'è e lo aiuterà in tutto e per tutto quindi di conseguenza non è abituato a dimostrazioni di affetto, cortesia e simpatia.
Ha un solo sogno nella sua vita, quello di aprire una cioccolateria e quel sogno lo persegue, lo realizza, lo mantiene vivo per anni ed anni.
Pena? No, Joop non è di quelli che hanno un'aria da vittima perché si fa scivolare tutto addosso senza somatizzare nulla.
Joop è abituato ad essere pugnalato alla spalle, lo è sempre stato.
E' abituato a commenti acidi ed a persone che non lo apprezzano, per lui è la quotidianità quindi tira avanti dritto per la sua strada con semplicità e senza superbia.
Se ne frega altamente, e fa bene!
Si può sintetizzare questo libro come la storia di una vita normale vissuta da un personaggio singolare, diverso dal solito.
Una vicenda che affascina dalla prima all'ultima pagina!
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