Francia alla scoperta degli anni 70
La madre che parla in questo libro narra di un contesto straordinariamente inattuale, quello della Francia post-sessantotto, in cui la protagonista cerca di gestire l'adolescenza dei figli rinnegando lo stile di vita borghese e offrendosi come ascoltatrice attenta non solo dei loro bisogni, ma anche e soprattutto dei loro sogni. La distanza (temporale e spaziale) è notevole: la società francese non è quella italiana, e il mondo di oggi sembra lontano anni luce dagli anni della contestazione. E' stato davvero come piombare in un universo sconosciuto: nel nostro presente, la gran parte delle tematiche affrontate dalla protagonista sono fuori centro, fuori moda o semplicemente abbandonate ad un passato che non esiste più (nel bene e nel male). Ciò che mi ha più colpito è che da questa impostazione si potrebbe pensare che questo sia "semplicemente" un libro su una madre che rifiuta il conservatorismo e cresce i figli da amica eccetera eccetera con tutti i cliché di quegli anni, ma così non è. La Cardinal è molto profonda, intelligente e piena di interrogativi irrisolti: è possibile vivere nel sistema rifiutando il sistema senza distruggerlo? Perché certi rivoluzionari si dichiarano tali solo avendo alle spalle famiglie agiate che permettono loro di vestire i panni (ma solo i panni) dei contestatori? La lucidità della Cardinal è impressionante, e da questo punto di vista il libro sembra scritto ora, col senno di poi, perché riesce a leggere il (suo) presente con uno sguardo critico ammirevole. Ed è allo stesso tempo critica e oggettiva con se stessa e con i propri figli, a cui non lesina sguardi impietosi, se è il caso. Forse è un libro incompiuto, ma del resto non vuole essere un trattato su nulla, né a favore di nulla. Sicuramente descrive una figura genitoriale che non esiste più (d'altra parte, non esistono più nemmeno quei figli), ma è una testimonianza piena di amore e saggezza.
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