Opinione su La coscienza di Zeno - Italo Svevo: La coscienza di Zeno
La coscienza di Zeno
29/02/2016
Vantaggi
introspezione psicologica
Svantaggi
alcune pagine pesanti
Il romanzo, uscito nel maggio del 1923 presso l'editore Cappelli di bologna con il concorso finanziario dell'autore, è un libro di ricordi.
Zeno Cosini, il protagonista , è un anziano commerciante triestino che ha vissuto la vita in modo abulico e inconcludente, con molti complessi e tutto dedito all'auscultazione della propria interiorità, incapace di agire e di comprendere se stesso e gli altri.
La consapevolezza di questo stato si trasforma in angoscia , in un continuo contrasto tra la volontà di migliorarsi e la sua ignavia morale, che finisce sempre nel compromesso con la propria coscienza.
Fin dalla prima giovinezza vive combattuto tra il proposito di smettere di fumare e la sua incapacità ad eliminare tale vizio perché è ossessionato dalle sigarette.
Dopo inutili tentativi finisce per consultarsi con un medico, il quale lo consiglia di iniziare un'analisi della sua propensione al fumo, di compiere cioè una indagine retrospettiva , abbandonandosi al flusso dei ricordi e scavando nei labirinti della propria coscienza per scoprire le cause di questo suo vizio.
Il medico gli consiglia di scrivere ogni ricordo.
Il romanzo è quindi un monologo interiore che richiama alla mente i vizi e i fallimenti della sua vita.
Mi è piaciuto questo romanzo per il lato comico che ho trovato in alcune pagine, anche se altre hanno un tono serio e malinconico ( l'episodio della morte del padre)
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trama
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ambientazione
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personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
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