Opinione su La coscienza di Zeno - Italo Svevo: La coscienza di Zeno
La coscienza di Zeno





Vantaggi
introspezione psicologica
Svantaggi
alcune pagine pesanti
Il romanzo, uscito nel maggio del 1923 presso l'editore Cappelli di bologna con il concorso finanziario dell'autore, è un libro di ricordi.
Zeno Cosini, il protagonista , è un anziano commerciante triestino che ha vissuto la vita in modo abulico e inconcludente, con molti complessi e tutto dedito all'auscultazione della propria interiorità, incapace di agire e di comprendere se stesso e gli altri.
La consapevolezza di questo stato si trasforma in angoscia , in un continuo contrasto tra la volontà di migliorarsi e la sua ignavia morale, che finisce sempre nel compromesso con la propria coscienza.
Fin dalla prima giovinezza vive combattuto tra il proposito di smettere di fumare e la sua incapacità ad eliminare tale vizio perché è ossessionato dalle sigarette.
Dopo inutili tentativi finisce per consultarsi con un medico, il quale lo consiglia di iniziare un'analisi della sua propensione al fumo, di compiere cioè una indagine retrospettiva , abbandonandosi al flusso dei ricordi e scavando nei labirinti della propria coscienza per scoprire le cause di questo suo vizio.
Il medico gli consiglia di scrivere ogni ricordo.
Il romanzo è quindi un monologo interiore che richiama alla mente i vizi e i fallimenti della sua vita.
Mi è piaciuto questo romanzo per il lato comico che ho trovato in alcune pagine, anche se altre hanno un tono serio e malinconico ( l'episodio della morte del padre)
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trama
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ambientazione
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personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
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