Opinione su LA GABBIA DORATA - Camilla Lackberg: Non bisogna avere fretta a....
Non bisogna avere fretta a....
08/06/2020
Vantaggi
E si è costretti ad ammettere che anche noi stessi la abbiamo sottovalutata e siamo inesorabilmente caduti nella sua trappola!
Svantaggi
inizio sottotono
La prima qualità che è richiesta per apprezzare LA GABBIA DORATA di Camilla Läckberg è la pazienza. Non bisogna avere fretta, né cedere a giudizi impulsivi perché, specialmente nella prima parte del romanzo, ci si può trovare invischiati in un oceano di luoghi comuni e di immagine stereotipate. Iniziamo con una piccola ma necessaria premessa il romanzo inizia un poco sottotono. La vita della protagonista, Faye, è l’immagine, un po’ consumata, di una donna che si è messa da parte, che ha rinunciato ad ogni sua velleità per amore di un uomo, il quale, inevitabilmente si rivelerà un pessimo affare per Faye.
Il seguito è un dramma annunciato e la sua necessaria apoteosi: in breve successione incontriamo il tradimento, la disillusione, l’amarezza, la risurrezione e la vendetta.
E fin qui niente di nuovo, se non fosse che Faye non si rivelerà essere quello che sembra. Faye ha un passato fatto di ombre, che solo apparentemente ha nascosto agli altri.
In lei troviamo un opportunismo fuori dal comune, una consapevolezza incredibile della propria forza , un coraggio che sconfina nell’illecito, un’assenza di scrupoli degna di un assassino.
Perché i segreti di Faye sono inconfessabili. Perché la sua audacia è del tutto fuori dalle regole.
Mostra il suo lato debole e ci impietosisce. E non ci si aspetta che sia una guerriera spietata, una calcolatrice finissima. Faye è un passo avanti a noi. Mentre noi vorremmo esortarla a spezzare le sue catene, lei è già giunta ad elaborare un piano diabolico che non esiterà a portare a termine.
Perché se Faye decide di distruggere, sappiate che niente potrà fermarla!
E’ dunque questo personaggio, complesso e poliedrico, ad accendere di una fiamma ardente e subdola tutto il romanzo, che altrimenti sarebbe relegato ad una storia di poco spessore.
Sul finale, quando tutti i tasselli trovano la propria collocazione, il romanzo assume una tonalità paradossale. Il sorriso di Faye, nelle ultime pagine, è quasi un ghigno malcelato. L’atmosfera, seppur idilliaca, nasconde un suo lato macabro. E si è costretti ad ammettere che anche noi stessi la abbiamo sottovalutata e siamo inesorabilmente caduti nella sua trappola!
Quindi, come dicevo, armatevi di pazienza e non siate frettolosi nei vostri giudizi! Faye non è solo l’amaro clichè di una donna ingenua e tradita. Faye è tutt’altro! Ne “La gabbia dorata” dunque il tema della vendetta raggiunge il parossismo. E cosa c’è di più tremendo di una vendetta ben congeniata? Ben poco, direi!
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento