L'italia che affonda.
Questa commedia di Paternio racconta la fascia medio-alta di un'Italia in crisi che prova ad aggrapparsi con le unghie e i denti e tutta la sua perfidia per restare in cima, fra la gente che sta bene, che conta.
Questo ruolo viene incarnato da Bisio nell'avvocato Dordoni, un'avvocato milanese viscido che viene improvvisametne colpitod a una forte crisi personale con l'improvviso licenziamento e dalla moglie che lo lascia.
Bisio mi ha stupido interpretando un personaggio che non è nel suo repertorio, ma a cui lui riesce a dare la gisuta malvagità sfruttando le sue solite simpatiche caratteristiche attoriali e, così facendo, dà al suo personaggio un tono farsesco che rimane da sfondo a tutta la storia.
A me non è dispiaciuto quest'idea perchè la storia si pone proprio come commmedia, ma in realtà non lo è perchè il regista fa un quadro spietato della realtà italiana e di una fascia della popolazione che viaggia un metro sopra a tutti ed è viscida e potente. Poteva essere una comemdia nera e di denuncia che il regista e Bisio allegeriscono e rendono più commerciale per il grande pubblico mirando più alle risate che alla denuncia, ma ne viene fuori un buon mix che da una parte perde incisività nel messaggio finale, ma ne guadagna riuscendo a penetrare una fetta di popolazione più ampia.
E' stta una visione gradevole e interessnte.
Lo consiglio.
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