Opinione su La Gerusalemme liberata - Torquato Tasso: Tasso, la "Gerusalemme", la crociata e la psicologia
Tasso, la "Gerusalemme", la crociata e la psicologia
01/02/2019
Vantaggi
Leggere nel Tasso le sue indubbie capacità di penetrazione psicologica
Svantaggi
La lingua del Tasso inevitabilmente "respinge" il lettore moderno
Il nuovo poema epico si sarebbe chiamato "Gerusalemme liberata", e avrebbe narrato delle avventure guerresche dei cavalieri cristiani contro "il Turco", per la liberazione del Santo Sepolcro. Certamente i fatti bellici, la "guerra" sembrerebbe il tema dominante, ma in realtà dove Tasso riuscì meglio fu nella penetrazione psicologica dei personaggi.
Infatti, ciò che di "moderno" resta della "Liberata" è il ritratto dei personaggi che risultano oggetto d'una fine indagine psicologica, riducendoli, alla fine, a "uomini e donne" con tutti i loro pregi e difetti, e non soltanto dei meri "monumenti" di forza o destrezza militari. Non per nulla ciò che anche oggi è "antologizzato" sono, per esempio, particolari passi della "Liberata", come quello di "Cloridano e Medoro", dove con finezza non comune il Poeta (con la "P" maiscola) raggiunge vertici poetici universalmente riconosciuti narrando della profonda amicizia che legava i personaggi.
Quanto al gustare, oggi, la "Liberata", il problema è sempre quello di tutti i nostri "classici": ossia la distanza siderale che separa la lingua dell'antica poesia italiana dalla lingua "moderna", che ha perduto letteralmente il rapporto con l'italiano antico.
Pensare a una traduzione della "Liberata" in italiano moderno è possibile; ma comunque sarebbe impresa molto ardua mantenere l'aura poetica di un linguaggio inimitatabile, e che ritengo ormai perduto per sempre.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
tema
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento