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1 Opinioni per La ladra della primavera - Marina Fiorato
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  • margherita123
    La Primavera come non ve la immaginavate!
    opinione inserita da Margherita123 il 20/05/2017
    Vista la mia passione per Firenze e la sua storia, tempo fa ho deciso di fare una breve ricerca su Google per individuare qualche romanzo ambientato in questa città. Tra i titoli che mi sono appuntata c'era anche "La ladra della Primavera" scritto da Marina Fiorato, che vanta una bibliografia molto interessante indubbiamente tutta da scoprire. Nel giro di poche settimane grazie ad un sito di scambio libri ho ricevuto a casa per posta una copia di questo libro. Non l'ho letto immediatamente, anzi è rimasto sepolto nella pila dei libri da leggere per mesi perchè in questi ultimi anni non ho più avuto modo di ritornare a Firenze ed avevo paura che un romanzo che la raccontasse potesse farmi venire una gran nostalgia che non avrei saputo come colmare. Poi però, qualche giorno fa ho deciso di affrontare questa lettura che comunque mi affascina non solo per l'ambientazione fiorentina ma anche per la trama stessa. Siamo nella Firenze del 1482. Sandro Botticelli sta dipingendo La Primavera come dono di nozze a Lorenzo di Pierfrancesco De' Medici che sposerà Semiramide Appiani. Come modella di Flora sceglie la bellissima Luciana Vetra che ha sedici anni e di mestiere fa la prostituta. Luciana dopo esser stata maltrattata da Botticelli decide per dispetto di rubare la pergamena in cui è stata abbozzata La Primavera. Il dispetto però le costerà caro dato che ben presto scoprirà che La Primavera stessa è portatrice di un complicatissimo codice da decifrare. Sarà fratello Guido ad aiutarla in quest'impresa ed insieme saranno costretti a fuggire e Pisa per poi solcare i mari alla volta di Napoli. La storia prosegue poi tra Venezia, Bolzano, Milano e Genova, vari ritorni a Pisa e Firenze per poi ritrovarsi all'epilogo nel 1492 che ovviamente non vi svelo! Il libro è suddiviso in 52 capitoli per un totale di 488 pagine. L'indicazione di date e luoghi rende più facile e veloce la comprensione del testo ma lo stile scorrevole, avvincente, a volte ironico, spesso ingarbugliato e sempre interessante vi terrà incollati ore ed ore per scoprire come la storia prosegue, in che modo i due decifreranno il codice perchè non sempre le loro intuizioni sono corrette. Anche mentre ero fuori casa continuavo a pensare a questo libro ed a quando avrei potuto finalmente rilassarmi sul divano e leggere per ore. Ripensavo al codice, cercavo di fare mente locale ma non perchè volevo provare a decifrarlo da sola dato che non ne sarei mai stata in grado ma perchè non vedevo l'ora di scoprire cosa celasse e quali rivelazioni sarebbero emerse continuando la lettura. L'io narrante è Luciana che essendo una prostituta fiorentina analfabeta ha un linguaggio tutt'altro che aulico. Spesso si lascia andare a volgarità, doppi sensi e parolacce e se inizialmente questo stile narrativo mi aveva infastidita e mi aveva anche preoccupata perchè non intendevo leggere un tomo simile farcito di parolacce, poi però mi ha divertita perchè in fondo questa lettura è per persone adulte e vaccinate e durante il corso della storia, Luciana diverrà più educata, imparerà addirittura a leggere ed a scrivere. Infiltrandosi in varie corti e castelli e facendo una scoperta sconcertante sulle sue vere origini dovrà per forza comportarsi e vestirsi in maniera diversa da quelle a cui è solita quindi anche il suo linguaggio si affinerà. Divertente il contrasto tra la pomposità delle spiegazioni di fratello Guido perfetto conoscitore delle Sacre Scritture, amante della letteratura, della poesia e della lingua latina che va pienamente a cozzare con lo stile un po' rozzo di Luciana. Quest'ultima non è affatto stupida, anzi spesso si rivelerà brillante e fondamentale nella traduzione del codice ma le occhiatacce di fratello Guido davanti a certe parole si sprecano! Firenze e più in generale tutte le città che i due impavidi protagonisti visiteranno sono descritte in maniera suggestiva e quasi poetica anche se a brillare davvero è Firenze, seguita da una splendente Venezia, nonchè Pisa meno bella di Firenze ma comunque in grado di colpire in maniera favorevole l'occhio curioso di Luciana. Non ho provato la nostalgia di Firenze che tanto temevo semplicemente perchè è stato come camminare davvero per Firenze, entrare in Santa Croce, passare più volte al giorno per Ponte Vecchio facendo la spola con Luciana tra l'Oltrarno ed il centro, assistere al matrimonio in San Lorenzo ed inerpicarsi per San Miniato e poi scendere di nuovo. Non essendo ambientato solo a Firenze, ho potuto passeggiare virtualmente per una seconda volta tra i vicoli di Napoli, gli scavi Romani, il lungarno pisano, immaginare il dondolìo delle gondole veneziane ed il freddo pungente di una pittoresca Bolzano mentre ho potuto solo intuire una Genova ed una Milano che non ho mai visto davvero. La storia scorre davvero bene, l'intrigo è fitto, le descrizioni sono sublimi così come i dialoghi sono ben congegnati. Ho riletto con piacere vari passaggi sia per la bellezza dell'ambientazione, sia per comprendere a pieno il senso del codice ed essere sicura di aver ben compreso l'intrigo. Senza dimenticare quei botta e risposta di Luciana e fratello Guido che mi hanno divertita! Ho anche cercato su Google una copia della Primavera per poter essere al passo con Luciana e Fratello Guido ed essere sicura di aver individuato esattamente tutti i simbolismi e le loro funamboliche interpretazioni. Se in casa avete la fortuna di avere una stampa, una cartolina o anche una semplice stampante a colori che vi permette di tenere sotto mano il quadro entrerete ancora di più nel vivo della storia! Il codice nasce da un attento studio di Marina Fiorato su vari testi che descrivono la Primavera del Botticelli dal punto di vista artistico ma anche prendendo in esame, fiori, tecniche pittoriche ed il contesto storico di una Firenze governata dai Medici. I testi vengono elencati uno ad uno alla fine del libro ed hanno permesso alla scrittrice di costruirci intorno questa storia che vi terrà col fiato sospeso pagina dopo pagina, chiudendo perfettamente il cerchio alla fine del romanzo. Non fatevi spaventare da 488 pagine perchè non sapete cosa vi perdete!
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    bellissimo
    non leggerlo