La lettera perduta...
Credevo una cosa e invece…
Leggendo l’abstract su internet, pensavo di trovarmi di fronte non tanto ad un thriller, ma ad un giallo storico in quanto si parlava di grandi ritrovamenti arch
eologici in Israele, di affioramenti di anfore piene di pergamene com’era già successo a Qumran decenni fa, di segretezza per il controllo veridicità…
Invece finito di leggere, arrivo all’ultima parte del libro, la Postfazione dell’autore, ed ecco la rivelazione bomba: la lettera (cioè tutti i ritrovamenti) di cui si parla non esistono, sono semplicemente un trucco, un artificio studiato da Paolo Curtaz per suscitare la curiosità del lettore.
Be’ c’è riuscito...quindi non mi sono trovata di fronte all’ultima lettera di San Paolo che parla della sua conversione e della sua vita, ma ad una lettera scritta inventata pensata da un altro Paolo, l’autore,che ci dice come lui ha visto e sentito San Paolo.
Insomma, ho capito che le tante prediche che ho sentito secondo Curtaz, ci dicono solo un piccola parte, forse non vera, di San Paolo che bisogna rileggere e pensare come una forza, un fuoco, un Apostolo inquieto e vivo.
Segnala contenuto