Viviana Picchiarelli - La Locanda degli Amori Sospesi
Matilde e Matteo si sono conosciuti da ragazzi, ma le loro strade si sono divise e sono andati avanti con le proprie vite.
Matilde è diventata psicoterapeuta, ma ha mollato tutto per aprire una locanda con l'amica Emma, dove il tema principale di tutto lo stabile sono i libri.
Matteo è diventato un avvocato ma ha coltivato la sua passione per la scrittura diventando un autore affermato.
Dopo l'ultimo libro " la libraia dai capelli rossi " Matilde capisce che il libro racconta di lei e decide di invitarlo alla locanda per un incontro con i lettori, e lui accetta.
Ora sono tutti e due liberi sentimentalmente, ma gli anni sono passati, ed anche se la scintilla non si è mai spenta devono ricominciare da capo e cercare di conoscersi,
sempre se decidono di fare questo passo, perché buttarsi " alla loro età " come dicono loro, è un salto nel buio.
C'è poi Emma, la migliore amica di Matilde e sua spalla in tutto e per tutto, che è la padrona della cucina della locanda, dedicandosi alla sua passione per la cucina da quando la vita le ha voltato le spalle. Le è rimasto solo il figlio Riccardo, con cui non ha rapporti da tempo.
Matteo ha invece una figlia, Ginevra, ragazza tanto autonoma quanto rancorosa, arrabbiata per la sua infanzia disastrosa e ora furiosa perché il suo amato padre ha deciso di allontanarsi da lei per rincorrere il suo amore giovanile.
Durante un servizio per una rivista Ginevra va a Perugia, dove si scontra con Riccardo, e tra i due nasce qualcosa. Ma è difficile per tutti e due, prima dovrebbero fare pace con i loro demoni, e non sono affatto facili da superare. Anche per loro due la vita non è stata affatto facile.
Ginevra decide di aiutare Riccardo a fare pace con la madre e lo accompagna alla locanda, non sapendo che proprio li soggiorna anche il padre.
Tra i due forse è il momento di chiarirsi, ma lei ha tanto rancore e rischia di rovinare tutto.
Un libro che tratta temi delicati, ma con una precisione e sensibilità che non lasciano impassibili.
I fatti spazio temporali sono descritti nei particolari, sembra di potere soggiornare alla locanda tra i libri e gli autori, magari accoccolati davanti al camino in attesa che Emma cucini una delle sue prelibatezze.
Il finale non è affatto quello che mi aspettavo, ma sono sincera, credo che sia il meno scontato ma anche il più toccante, nemmeno lui è banale.
Un libro che vi consiglio assolutamente, e che mi auguro che renda anche voi incapaci di staccarvi dalle pagine, proprio come è capitato a me.
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