Cinzia Giorgio - La Piccola Libreria di Venezia
Margherita ha un dono, riesce sempre a consigliare il libro giusto per ogni occasione, da sempre viene chiamata “ la dottoressa dei libri “ proprio per la sua capacità di curare l’animo con una giusta lettura, ma non riesce a fare lo stesso per se stessa.
Dopo la fine della sua relazione con Alain, artista Parigino che si sembra innamorato di lei, ma non riesce a non tradirla di continuo, decide di tornare a Venezia e riaprire la bottega del padre.
Durante la sistemazione ritrova una foto con una dedica, indirizzata al prozio Anselmo, e con stupore scopre che la donna sconosciuta nella foto ha al collo il suo stesso ciondolo, che le è stato infatti donato dal prozio.
Incuriosita decide di provare a rintracciare la donna della foto, e per conoscerla va a Firenze.
Emma, questo il nome della donna, accoglie subito Margherita con calore, e con una storia da raccontare, la storia di come lei ed Anselmo al tempo si fossero conosciuti ed innamorati, e di come stupidamente abbia perso la persona che più amava.
In questo soggiorno fiorentino conosce anche Nicoletta, la figlia di Emma, e tra le due nasce subito una grande intesa, dovuta anche al fatto che Nicoletta gestisce una libreria, e fornisce a Margherita lo spunto per trasformare la sua libreria, che sta aprendo nel negozio del padre, in una specializzata in libri classici.
Ma l’incontro che più di tutti sconvolge Margherita è quello con Fulvio, autore di un libro di successo, ma che Margherita non ha apprezzato e non ha problemi a dirlo, anche se al momento non sapeva che era lui l’autore, ed ora invece gestisce le sue vigne nel Chianti.
Tra i due parte da subito un’intesa speciale, che non fa togliere dalla testa Fulvio alla nostra Margherita nemmeno una volta tornata nella sua amata Venezia, almeno fino al successivo incontro, quando i due si ritrovano per non dividersi più.
Quello che Margherita sa però, è che Fulvio nasconde un passato di cui si vergogna, ma non è ancora pronto a rivelarglielo. E va bene così, almeno per il momento, amore è anche questo.
Margherita si butta a capofitto nel lavoro alla libreria, dove assume anche Léonie, sua cara amica parigina che dopo avere perso il lavoro si trasferisce da lei a Venezia, e le due lavorano davvero sodo per creare eventi ed una clientela fidata per la libreria.
Con il ritorno alla carica di Alain Fulvio decide che è giunto il momento di rivelare tutto a Margherita, perché se deve scegliere tra i due allora deve sapere tutta la verità, anche se questo comporta la rottura del loro rapporto.
Nonostante la fine della storia, Margherita è talmente innamorata di Fulvio che decide di tentare il tutto per tutto, non tanto per farlo ritornare, ma perché almeno lui possa essere felice, e per farlo deve conoscere la famiglia di lui.
Non si hanno notizie, fino a quando le viene recapitato un nuovo libro di Fulvio, e decide che lo deve rivedere alla presentazione, anche solo per fargli sapere che lei c’è.
Perché Emma le ha insegnato con la sua storia che se non si rischia e si combatte per la persona che si ama fino alla fine, quello che rimane è solo il rimpianto.
E Margherita, che al collo porta l’immagine di Olympe de Gourges, tanto anticonformista, femminista e coraggiosa al suo tempo, è stanca di avere paura di amare.
Ho trovato questo libro davvero molto carino, ben scritto e dalla trama semplice ma con personaggi complessi che non faranno mai annoiare durante la lettura.
I momenti del racconto di Emma sono ben distinti ed è facile seguire il filo tra lo spazio tempo, senza mai sentirsi spaesati.
Tutta la narrazione è ben strutturata e di facile comprensione, con ambientazioni ben descritte e particolareggiate, e personaggi molto reali con caratteristiche ben definite.
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