La quinta serie della Piovra
L'ho vista anche questa con il solito amico qualche anno fa. E' stata girata nel 1990 sempre sotto la direzione di Luigi Perelli.
Tutto inizia dall'indagine sul delitto del commissario Cattani, avvenuto nella serie precedente. L'indagine stessa è condotta dalla giudice Silvia Conti (Patricia Millardet). Non riuscirà ad ottenere informazioni da Tano Cariddi (Remo Girone), ricoverato presso una clinica, ma da un certo Puparo, boss della mafia, che in seguito si suiciderà facendosi saltare in aria.
Nel frattempo ci sarà una new entry, ossia Davide Licata, interpretato da Vittorio Mezzogiorno che presenzierà sia in questa che nella serie successiva. Dopo aver incontrato un collega in America, che però verrà ucciso in un agguato, farà rientro in Italia e non ci sarà vita facile per lui, perché verrà arrestato per associazione mafiosa, salvo poi fatto uscire grazie alla giudice Silvia Conti. Nel frattempo, Tano Cariddi è evaso dalla clinica ed ha incontrato la sorella Maria. Tornerà a collaborare con Antonio Espinosa (Bruno Cremer), per dirigere un grande traffico di droga. Che succederà in seguito? Guardare la serie per scoprire tutto.
Anche qui ci sono tante scene violente, per lo più omicidi che riguardano sia membri della mafia che altri personaggi. Una serie che vede come protagonista non solo l'attrice nel ruolo di Silvia Conti, ma anche l'indimenticabile Vittorio Mezzogiorno che è il poliziotto Davide Licata che vorrà a modo suo combattere la mafia. Una serie che è piaciuta sia a me che al mio amico, con un'ottima colonna sonora di Ennio Morricone. Il giudizio da parte mia è positivo e ne suggerisco la visione, considerando che fra i personaggi secondari troviamo Orso Maria Guerrini che interpreta Carta, altro membro di spicco della mafia presente poi nella Piovra 6.
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