Opinione su LA RICAMATRICE DI WINCHESTER - Tracy Chevalier: Nascere Donne nell'Inghilterra dell’epoca imperiale

Nascere Donne nell'Inghilterra dell’epoca imperiale

16/07/2020

Vantaggi

A VOLTE BASTA UN FILO A CAMBIARE LA TRAMA

Svantaggi

non trovati


Che nascere donna non sia mai stato facile in qualsiasi tempo e luogo è risaputo. Nemmeno l’Inghilterra ancora dell’epoca imperiale sembra aver risparmiato niente alle suddite di sua maestà britannica, alle quali si è continuato a chiedere di scegliere tra famiglia e lavoro, tra matrimonio e un nubilato maldestramente etichettato come una sprezzante condanna senz’appello.
Giunta alla bella età di trentotto anni, Violet Speedwell è una di quelle donne non sposate a cui la bigotta e ipocrita società inglese degli anni Trenta del secolo scorso richiede unicamente di votarsi alla cura dei genitori e di tenere un comportamento moralmente non riprovevole. Anche lei, al pari di tante, fa parte suo malgrado del poco invidiato club di “donne in eccedenza”, come vengono additate le nubili rimaste tali anzitutto a causa della penuria di giovani uomini imputabile alla grande guerra che si è conclusa da meno di tre lustri; sui campi di battaglia del vecchio continente sono caduti anche un fratello e il fidanzato, perdite incolmabili che bruciano come ferite sempre aperte nella sua esistenza scandita dalla routine familiare e i ritmi del lavoro da dattilografa. L’improvviso trasferimento da Southampton a Winchester da lei richiesto la sottrae, per fortuna, al caratteraccio di una madre che, più che sostenerla, pare annichilirla, mentre la nuova città, dove si accosta al mondo delle ricamatrici legate all’antica Cattedrale, finisce per affrancarla aprendole nuovi, imprevedibili e insperabili orizzonti. Dopo lutti e amarezze varie, la vita sorriderà ancora a Violet? E, soprattutto, Violet saprà sorridere di nuovo alla vita?

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su LA RICAMATRICE DI WINCHESTER - Tracy Chevalier

  • blase
    opinione inserita da blase il 16/07/2020
    Dopo la prima guerra mondiale, in Inghilterra come in ogni altro Paese coinvolto dal conflitto il numero delle donne superava di gran lunga quello degli uomini. Questo romanzo, che descrive la società...
    Continua a leggere >
    100%
    Il racconto è piacevole e accattivante; le figure rappresentate hanno tutte contorni sfumati che le rendono realistiche e umane
    personalmente non trovati ma va a gusti letterari
  • clary
    opinione inserita da clary il 15/07/2020
    È il 1932 quando Violet Speedwell, dattilografa esausta dalla convivenza con la madre vedova, si fa coraggio e decide di trasferirsi a Winchester. Apparentemente il lavoro è il medesimo così come mede...
    Continua a leggere >
    100%
    «Violet aveva imparato dalla propria pelle che c’erano perdite a cui nessuna polizza poteva porre rimedio»
    personalmente non trovati ma va a gusti letterari
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 11/07/2020
    Tracy Chevalier, a vent’anni dalla uscita del suo maggior bestseller, La ragazza con l’orecchino di perla, torna in libreria con La ricamatrice di Winchester, un libro che affonda le radici in un pass...
    Continua a leggere >
    Un buon esempio di emancipazione femminile, quindi il libro è consigliato a chi ama la storia di questo processo. Non a chi si interessa a tematiche e a discussioni più vicine al nostro tempo.
    personalmente non trovati ma va a gusti