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1 Opinioni per La strana biblioteca - Haruki Murakami
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  • clary
    Un viaggio nella conoscenza
    opinione inserita da clary il 10/12/2020
    Il viaggio di un ragazzino in un mondo sconosciuto, in una biblioteca labirintica zeppa di sorprese, circondato da personaggi più' o meno reali, si trasforma in una odissea della conoscenza, del terrore e della speranza. È' una novella, scritta nel 2008, l' ultimo Murakami pubblicato, breve, lineare, colloquiale, misteriosa, che conserva la propria riconoscibilità' nella scrittura e nell' ingenuo mostrarsi del protagonista, in quel viaggio e peregrinazione alla scoperta di se', del mondo, degli altri, anche se sotto forma di fabula, quindi con caratteristiche profondamente diverse, in primis la concisione e la ridda di personaggi, umani e non, incontrati nel proprio micro viaggio e che rappresentano, simbolicamente, i caratteri umani. Pensiamo al vecchio, inquietante e spaventevole incarnazione del male, all' uomo-pecora, ingenuo e fedele amico, alla bellissima ragazza senza voce, fata e sogno utopico, all' enorme e feroce cane nero, incubo ricorrente, allo storno soave e leggiadro, purezza assoluta, alla madre, rappresentazione dei propri affetti più' cari e dimora sicura. È' un viaggio che attraversa la conoscenza, in quella biblioteca che nasconde segreti, misteri, percorsi labirintici, dentro la conoscenza, attraverso il grande potere dei libri, ed e' un viaggio ad ostacoli, progressivamente trasformatosi in incubo, desiderio di fuga e speranza di salvezza. La fine traccia una nuova consapevolezza, ma rimane il mistero che sia tutto accaduto o forse solo immaginato. Restano, comunque, sensazioni forti, impronte scolpite nella memoria, vivide immagini di quello che è' stato e che sarà', il cambiamento del proprio essere dopo l' Odissea attraverso il labirinto dell' esperienza e del sapere, ovvero la vita. Un testo consigliato, per i temi trattati, per il potere delle parole, e delle immagini, e delle sensazioni lasciate al lettore, anche se solo accennate e non sufficientemente approfondite, ma questa è' un' altra storia. Infatti, non è' il solito Murakami e personalmente credo che l' autore riesca a dare il meglio di se' nei romanzi più' noti, perché' i suoi personaggi devono essere sviscerati, e capiti, oltre che assorbiti, e lentamente interiorizzati, come i suoi tempi narrativi, e la novella prevede tempi e modalita' espressive di altro genere oltre che un viaggio per altri mari.
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    Una favola, molto Anime. C'è qualcosa di buono, soprattutto nella parte centrale, ma è come se ad un certo punto, l'idea perdesse spessore, svuotandosi e spegnendosi rapidamente e anche un po' troppo banalmente, senza lasciare quella traccia che Murakami, a parte gli ultimi 3 libri, ha sempre lasciato. La Biblioteca è un po' il pozzo de 'L'uccello che girava le viti del mondo', ma fuori dal pozzo, in questo libro, sembra non ci sia più nulla. Le illustrazioni e l'impaginazione mi sono, invece, piaciute molto ed aggiungono un punto in più al libro.
    Requiem per un grande amore(Murakami)questo in sintesi il mio giudizio