Davvero bello!
“La vita va da quando decidono che nome darti a quando quello stesso nome è solo un graffio su una lapide. Nell’uno e nell’altro caso non hai l’iniziativa, quelle lettere sono tutto ciò che hai per venire alla luce e provare a rimanerci. Forse per questo gli antichi dicevano che il destino è nel nome: che ti piaccia o no, sei chiamato a rispondere all’appello.”
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Viviamo in una società abituata a vedere solo con gli occhi, così da non riuscire a comprendere la realtà stessa, la vita. Un insegnante che, prima di tutto, ascolta e vede i suoi alunni attraverso il cuore. Il valore di un nome, come anche Rodari in "C'era due volte il barone Lamberto", che rimane in vita fintanto che viene pronunciato. Alessandro D' Avenia apre ad un mondo nascosto, al buio, e lo mette in luce con una semplicità disarmante, tale da permettere al lettore di riflessere su quanto un piccolo/grande gesto sia dato per scontato, mentre non lo è. Decroly parla di "scuola per la vita" già nella fine dell' '800, eppure è rimasto un gap tra il contesto scolastico e la realtà quotidiana da colmare. Un romanzo intenso, profondo, che invita il lettore ad andare oltre il visibile, oltre le apparenze, oltre il senso della vista.
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