Opinione su L'attimo fuggente: Non guardarlo sarebbe un'eresia
Non guardarlo sarebbe un'eresia
05/09/2019
Vantaggi
Trama, sviluppo, ambientazioni, attori, personaggi
Svantaggi
Assolutamente nessuno
Il film è ambientato in pochi luoghi poiché l'accento viene posto prevalentemente sui personaggi che lo animano. Il professor Keating è il motore di tutto, la sua personalità è una boccata di aria fresca per la solennità del collegio. E Robin Williams non può che essere all'altezza di un ruolo simile: il suo sguardo parla da sé e le relazioni con i suoi studenti risultano realistiche, quasi toccanti e con il potere di scongelare la sensibilità anche di quelli più inflessibili. La poesia, la scrittura e la letteratura in generale assumono il potere che meritano e, per me che sono una grande appassionata delle suddette materie, questo film riesce a essere catartico e di forte ispirazione.
L'intera trama si districa in maniera lineare ma inattesa, acquisendo una profondità maggiore a mano a mano che i protagonisti vengono introdotti e scandagliati. Sono tre i giovani che emegono fra tutti gli altri, ma quello che rimane ancor più impresso è Neil Perry, un giovanotto con la passione per il teatro che purtroppo non incontra il benestare dell'inclemente padre. La sua sottotrama è quella più densa di spunti riflessivi e dà adito a una serie di avvenimenti che porta alla conclusione del film.
Durante l'intera durata di questa pellicola mi è sembrato di essere una studentessa del professore. L'impatto energico e costruttivo che Keating ha è stimolante e coinvolgente come pochi. Si possono ricavare tanti significati logici dai suoi discorsi ed è anche per questo che un film simile va goduto con la necessaria attenzione. Anche se la pellicola a tratti fosca può sembrare pesante, soprattutto per i giorni nostri, la trama rivela un'impronta intramontabile e di grande valore. Il dramma non manca, ma non è l'unico genere riscontrabile: alcune parti non sono esenti dalla commedia più genuina, come le classiche marachelle tra ragazzi, che per questo si trovano nei guai a cauaa della rigidità del collegio.
Nel secondo atto, la svolta si fa più toccante ed emotiva e c'è una parte che sarebbe svilente definire commovente. L'inizio del film non aveva fatto presagire nulla di tutto ciò ed è per questo che questa sorpresa, per quanto triste sia, ha reso la visione ancor più godibile. La conclusione fa da contraltare alla tristezza sopraggiunta poco prima e infonde tanta carica e coraggio non solo nei giovani al centro della vicenda, ma anche allo spettatore, che si ritrova ad assistere ad un finale fedele alla natura della storia.
È fondamentale guardare L'Attimo Fuggente prestando attenzione ai dialoghi, agli sguardi che celano i sentimenti più disparati e al valore che la vita ha sempre e comunque. Chiunque dovrebbe guardarlo, anzi, viverlo, almeno una volta nella propria vita. Confesso di aver trattanuto le lacrime poiché in me ha suscitato delle emozioni forti e non facilmente scatenabili da un film. È tutto bellissimo: l'esordio, il professore, i ragazzi e le loro dinamiche, l'uso funzionale di ogni singolo personaggio, i colpi di scena, le interpretazioni di Williams, di due giovanissimi attori come Ethan Hawke e Robert Sean Leonard (tra gli altri) e quella fine storica e perfettamente affine a tutto ciò che si era visto nel corso delle due ore più che abbondanti di svolgimento della trama. Come viene spesso citato nella pellicola, vi ricordo la locuzione latina Carpe Diem (cogli l'attimo) e vi incoraggio a tenerla presente anche quando avrete l'opportunità di guardare questo capolavoro.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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