La vittoria all'americana.
Questo film era fra i candidati e vincitore di uno dei premi Oscar, così non potevo farlo a meno di guardarlo, sebbene fossi consapevole che mi avrebbe lasciato l'amaro in bocca.
Il film racconta della sfida di Ford al predominio Ferrari nella corsa di Le Mans e, in particolare, del trionfo del pilota Miles e di un team corse minore che diverrà famoso.
Il film è appassionante, ben costruito e si lascia guardare nonostante il lungo minutaggio, grazie anche ad un cast strepitoso anche nei ruoli minori.
Gli americani sono i migliori nell'esaltare anche le piccole storie e in questo caso realizzano un'apoteosi perchè non solo celebrano la vittoria della ricca casa automobilstica Ford sulla Ferrari, ma anche della passione e del cuore di un duo di americani; quindi, l'america non solo vince coi soldi, ma anche col cuore, sotterando il mito di Enzo Ferrari con un film.
Onestamente mi ha messo enorme tristezza il modo in cui veniva rappresentato il tema italiano che, pur essendo composto da meccanici professionisti, appare nel film come se fosse un gruppo di pizzaioli caotici, per fortuna non si sono permessi di sminuire il grande Enzo che è stato rappresentato con pohce battute, ma è emerso col suo magnetismo e la sua grande dignità, anche nella sconfitta.
Questa è la mia unica critica ad un bel film.
Consigliato, ma alla fine di una grande epopea auto-celebrativa americana non ci si può fare a meno di chiedere quanto di questo fosse vero.
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