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1 Opinioni per Le parole degli altri - Michaël Uras
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  • matutteame
    Michael Uras - Le parole degli altri
    opinione inserita da matutteame il 18/08/2017
    Il protagonista, il biblioterapeuta, è Alex, con una vita abbastanza monotona ma molto dedito alla sua professione. Alex soffre ancora per la recente separazione dalla fidanzata Melanie, che lo ha lasciato perché amava più i libri che lei. Ma le loro strade in un modo o nell'altro saranno destinate a incrociarsi nuovamente. Tra i pazienti attuali del protagonista ci sono Yann, un ragazzino che dopo un tremendo incidente automobilistico ha perso l'uso della parola e comunica solo per iscritto, e proprio per questo motivo si è isolato dal mondo intero, accudito-imprigionato dalla madre apprensiva. Alex inizia ad incontrarlo e proporgli letture che sembrano muovere qualcosa nel ragazzino. Il secondo paziente è il signor Chapman, che non riesce a staccare nemmeno un momento dal lavoro e non si gode la famiglia, ma forse non è proprio come sembra e ben presto agli occhi di Alex Chapman perde la qualifica di "signore", ma nonostante questo è pur sempre un professionista e porta avanti la sua terapia per il paziente. Abbiamo poi un paziente particolare quanto famoso, Antrony Polstra, il giocatore di spicco del calcio francese, che però è indeciso se continuare a giocare in Francia o spostarsi per cercare di vivere finalmente con la moglie ed il figlio. A tutti i suoi pazienti Alex consiglia letture che in un modo o nell'altro smuoveranno i loro dubbi e le loro azioni, ma non sempre tutto va come si è previsto. In tutto questo mettiamo in mezzo la proprietaria di casa di Alex, una donna spregevole a dire poco che passa le giornate a spiare dallo spioncino tutto quello che si muove al di fuori della sua porta. Questo libro potrebbe avere una storia carina, ma i continui riferimenti a libri ed autori, oltre ai numerosi passi letterari che accompagnano ogni azione di Alex mettono in secondo piano la storia stessa, al punto che l'autore ha dimenticato che il libro non dovrebbe parlare dei libri ma narrare la storia dei personaggi. Credo che avrebbe potuto fare molto di meglio, e sinceramente sono contenta di avere trovato questo libro in biblioteca, perché consiglio anche a voi di non spendere un euro per leggerlo. Ovviamente, questo è solo il mio parere personale, un libro che a me non prende a voi potrebbe piacere un sacco, e viceversa.
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    Non saprei
    Lento e poco scorrevole