Semplicemente meraviglioso
Mi sono imbattuta in questo libro "Le parole per dirlo" dell'autrice Marie Cardinal casualmente ed è stata una piacevole scoperta. E' uno di quei romanzi che si muovono tra il 'privato' e il 'politico' sottilmente e hanno la capacità di intercettare gli umori di un'epoca: siamo in pieno femminismo e le donne hanno uno sfrenato bisogno di parole proprie. Racconta della liberazione di una donna compiuta parallelamente a un movimento di liberazione collettiva: la riscoperta di una identità femminile più autentica, la necessità per una donna, e per le donne, di riprendersi la vita. È la storia tutta al femminile della analisi di Marie, che racconta della sua rinascita, o meglio della 'nascita' e del graduale e lento recupero di sé, dopo sette lunghi e dolorosi anni di psicoanalisi. Analisi che l'ha guarita e liberata dalla Cosa: l'oscura violenta angoscia senza nome che abbisogna, appunto, di parole per dirlo. La Cosa si manifesta pesantemente nel corpo, la scrittrice fino a trent'anni rimane prigioniera di una malattia, apparentemente inspiegabile, che la devasta, la costringe a vivere isolata dal mondo, nel bagno di casa sua, tra la vasca ed il bidet, per controllare il flusso di sangue, le continue emorragie che la lasciano tremante, coperta di sudore, terrorizzata e incapace di vivere, divorata da una sofferenza e un'angoscia senza fine. Ci sono libri che sentiamo particolarmente vicini e che diventano parte di noi; libri senza tempo. Per me questo libro di rinascita rappresenta una lettura fondamentale nel percorso di consapevolezza di se’ che ogni donna dovrebbe affrontare. Consigliatissimo
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