Una nuova era
Uscito nel 2018 in Italia Le Ragazze Elettriche si è imposto subito come una delle nuovi voci nel panorama letterario internazionale e ha reso Naomi Alderman una degna erede di scrittrici come Margareth Atwood. Del resto oltre all'omaggio e alle similitudini di trama, la stessa scrittrice canadese ha riconosciuto potenzialità nell'opera della Alderman. La storia si sviluppa in un non meglio precisato mondo distopico nel quale le donne hanno il controllo e il potere nel mondo attraverso una strana quanto bizzara e preoccupante mutazione genetica, riescono a controllare l'energia elettrica attraverso una sorta di valvola presente sulle clavicole.
Lo sviluppo del racconto si snoda attraverso il punto di vista di quattro donne di età differenti, diverse anche per estrazione sociale. C'è una giovane inglese, figlia di un criminale che sviluppa i suo potere in maniera tragica, una ragazza americana che diventa una sorta di genitrice in una setta, una donna politica che mantiene il potere politico in maniera ambigua e sua figlia, incapace di avere controllo sulle sue capacità. Infine il punto di vista di un ragazzo africano che parte per il mondo per diventare giornalista di guerra e documentare tutto dall'inizio alla fine.
Il libro viene presentato come una sorta di testamento postumo scritto da una delle protagoniste e redatto da un uomo, che si rivolge ad un'amica per avere il suo benestare. Il libro racconta di un mondo distopico e utopico nel quale le donne hanno potere e gli uomini no, ci sono guerre per restituire lo status quo alle cose ma anche movimenti femministi.
L'ho trovato molto particolare, non facile e a tratti lento nel suo scorrere, decisamente è qualcosa di particolare ma tra ambientazioni distopiche e personaggi multi sfaccettati merita sicuramente.
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