Opinione su L'isola del tesoro - Robert Louis Stevenson: "l'isola del tesoro": ovvero la ricerca della felicità

"l'isola del tesoro": ovvero la ricerca della felicità

08/03/2016

Vantaggi

Un romanzo che appaga le aspettative esistenziali degli individui.

Svantaggi

Nessuno, perché l'umana natura è così.


Si prova sempre un certo imbarazzo quando si mette mano a capolavori intramontabili come "L'isola del tesoro" di Stevenson. Ritenuto giustamente un classico della letteratura per ragazzi, in realtà "L'isola del tesoro" intriga anche gli adulti, anche quelli più smaliziati, perché parla agli "orizzonti d'attesa" di noi tutti. L'avventura meravigliosa del ragazzino Jim Hawkins, che s'imbarca nelle ricerca di un lontano "tesoro" insieme con una ciurma di pirati guidati dalla mente astuta di Gambadilegno, s'innesta in un genere letterario, quello della "recherche", che ha estasiato le menti di tutti i lettori, a partire dal Medioevo, quando tutti restavano a bocca aperta nell'ascoltare le avventure dei cavalieri "erranti", sempre alla "ricerca" di un qualcosa di prezioso, che poteva essere il Graal o una donna amata e perduta, e per questo insistentemente cercata, attraverso un caleidoscopio di meravigliose avventure e di pericoli. Stevenson, nell'elaborazione del suo fortunato romanzo, ricalca le orme degli antichi narratori, che spingevano i loro eroi verso terre misteriose alla ricerca di un "qualcosa" che appagasse le loro aspettative, e che infine coincideva con la "felicità".

A maggior ragione, la presenza di un presunto "tesoro", di una ricchezza che risolvesse se non tutti, almeno molti problemi, non poteva non affascinare le menti dei lettori dell' "Isola del tesoro". Il tema è coinvolgente, e ciò decretò l'immediato successo del romanzo fin dal suo primo apparire, intorno agli inizi degli anni '80 dell'800. Così, la ricerca e poi il ritrovamento del "tesoro" decretò la "felicità" del protagonista e di quanti gli erano vicini.

Vien da chiedersi donde fosse pervenuto lo stimolo emotivo che spinse Stevenson ad immaginare un siffatto romanzo. Forse la sua biografia ci può spiegare, almeno in parte, le origini di tale ispirazioni. Stevenson morì circa dieci anni dopo la stesura dell' "Isola del Tesoro". Egli soffrì sin da bambino di problemi respiratori, e la sua malattia si aggravò proprio verso la metà degli anni '80, tanto da spingerlo ad abbandonare ogni attività (Stevenson era avvocato) per "cercare" la salute in terre esotiche. Da quel momento egli viaggiò tantissimo per mare, arrivando fino alle mitiche Haway, dove decise di fermarsi per sempre, in una natura ancora incontaminata, che prometteva di essere particolarmente adatta ai suoi problemi di salute. Potremmo quasi dire che, alla fine, Stevenson l'aveva trovata la sua "isola del tesoro", dove per "tesoro" s'ntende la "salute". Le cose poi andarono diversamente, ma la sua "recherche" era appunto indirizzata a trovare un luogo mitico di "felicità", che gli potesse restituire in pieno quello che in fondo gli era sempre stato negato: la salute fisica.

Detto questo, "L'isola del tesoro" ebbe, e continua ad affascinare milioni di lettori proprio perché il romanzo parla alle "aspettative esistenziali" degli individui, sempre e comunque alla ricerca di un "tesoro", che può essere la ricchezza, o, più in generale, un qualcosa di emotivamente "molto appagante", come potrebbe essere, per esempio, la sempre agognata e mitica "felicità".

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

mask
mask 103 opinioni Aggiungi agli amici


Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su L'isola del tesoro - Robert Louis Stevenson

  • little51
    opinione inserita da little51 il 22/06/2017
    Ritengo -L'isola del tesoro- un romanzo indimenticabile che ormai fa parte del nostro immaginario collettivo, in particolare il ragazzino che vuole cercare il tesoro e i pirati col loro canto terribil...
    Continua a leggere >
    avventura e ancora avventura
    nessuno
  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 07/11/2016
    Questo libro di avventura, pur avendo un'impostazione decisamente fabulare, è capace facilmente di annoiare e i motivi sono tanti; tra questi evidenzio una trama banale. Sin dalle prime pagine appare ...
    Continua a leggere >
    100%
    nessuno
    poco scorrevole, fotografie pessime
  • mietta
    opinione inserita da mietta il 14/04/2016
    Comprai "L'isola del tesoro" di Stevenson per mio figlio, quando doveva leggere un certo numero di libri durante l'estate e commentarli per l'insegnante di lettere. Questo libro è un classico della le...
    Continua a leggere >
    100%
    scrittura semplice e coinvolgente
    nessuno
  • redwood
    opinione inserita da redwood il 18/02/2016
    L'isola del tesoro è un famosissimo libro di Stevenson, concepito come racconto d'avventura per ragazzi ma adatto secondo me a tutte le età. Il protagonista del romanzo è Jim, un giovane ragazzo che l...
    Continua a leggere >
    avventura, emozioni, stile
    nessuno
  • briciola
    opinione inserita da briciola il 17/02/2016
    Stevenson, l'autore di questo romanzo, ha scritto uno dei libri per ragazzi più letti e famosi di sempre. Il protagonista è Jim un ragazzino povero che aiuta i genitori nella locanda di famiglia. Un g...
    Continua a leggere >
    romanzo emozionante, semplice da leggere e famoso
    no