un robot a cui essere una macchina sta stretto
Vantaggi
se piace il genere, se lo si osserva per il verso giusto
Svantaggi
interpretarlo letteralmente
Sin da piccola ho amato da impazzire la letteratura fantascientifica di Asimov, da cui L'uomo bicentenario è tratto, per questo motivo un film in cui un robot la fa da protagonista avevo proprio voluto vederlo. Andrew è un NDR che viene "adottato" dalla famiglia Martin a cui serve un robot tuttofare per le faccende di casa. Ma Andrew non è un NDR come tutti gli altri e presto inizia a mostrare sentimenti che sbalordiscono il signor Martin e ancor più il presidente della fondazione robotica che l'ha costruito. Il signor Martin, però, passato lo stupore iniziale, finisce con l'affezionarsi a Andrew e quest'ultimo si lega in particolare alla piccola della famiglia, Amanda, che chiamerà per sempre affettuosamente "Piccola Miss". Amanda cresce e s'innamora della bellezza interiore di Andrew, che pur mostrando sentimenti è ancora troppo dipendente dal suo cervello positronico per riuscire a rendersene conto. Amanda, consapevole che un matrimonio con Andrew è impossibile perchè lui non è umano, prende la sua strada, mentre al Robot inizia a stare stretto il suo ruolo di mero servitore e ambisce la libertà formale. Pur dichiarando che servirebbe i Martin ugualmente, non intende più passare per una comune macchina di proprietà altrui. Intraprende un viaggio alla ricerca di robot che possiedano le sue stesse caratteristiche, ma invece di trovare quel che cerca, s'imbatte in uno scienziato che lo può aiutare a evolversi, dandogli sembianze esteriori umane. Al suo ritorno ritrova Piccola Miss invecchiata e si lega sentimentalmente alla nipote di quest'ultima, Portia, fisicamente identica ad Amada da giovane. Ma nonostante tutti i suoi tentativi di upgrade riusciti, si rende conto che il suo percorso non è facile, perchè per tutti è e sarà sempre un robot. Non può sposare Portia perchè non è umano e nella società nessuno li accetterebbe. Loro malgrado, si vedono costretti a convivere e ancor prima che Andrew richieda formalmente l'inclusione tra gli umani, dato che la risposta sarà ovvia. Il punto è che possedendo un cervello positronico, l'essere dichiarato umano dalle autorità amministrative provocherebbe troppe invidie, perchè di fatto acquisirebbe lo status di essere umano immortale, mentre soltanto un robot immortale è accettabile.
Insomma, un film che intrattiene, che se non viene preso sul serio, ma visto tale e qual è, cioè pura fantascienza, è godibile. Pure un'interpretazione meno "leggera", purchè metaforica, trovo che si presta, come quella che aveva trovato mia madre, che aveva apprezzato il film quanto me: sposare la persona che si ama quando è bella dentro, non quella che la società "impone", anche se quest'ultima considera inferiore la prima per motivi pretestuosi. A me è piaciuto anche perchè l'idea del robot che vuole prendere vita propria e si rifiuta di essere considerato una mera macchina da lavoro, che non oltrepassa la linea di demarcazione tra fantascienza e realtà, l'ho trovata divertente . Così come l'ambientazione tutta futuristica e lo svolgimento che ispira tranquillità e umorismo.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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