Opinione su Mad City - Assalto alla notizia: Critica al cinismo dei media e delle masse
Critica al cinismo dei media e delle masse
29/04/2018
Vantaggi
Un "balletto" di recitazione tra Travolta e Hoffman, delicato, trama insolita
Svantaggi
Piuttosto lento, guardabile non tante volte
Mi incuriosiva perche in locandina avevo notato un duo d'attori che non avevo mai visto assieme, Hofmann e Travolta; inoltre per la trama, anch'essa originale...
Solo alla fine del film ho scoperto che si trattava di una pellicola che, tra le altre cose, denuncia e critica il cinico sensazionalismo dei mass media (in questo caso americani).
La storia parla di Sam Baily (Travolta), che dopo aver perso il suo lavoro di custode nel museo cittadino, va a protestare dalla direttrice armato di un fucile, in un evidente crisi di nervi.
Nello stesso momento il giornalista d'assalto in carriera ma un pò in discesa Max Brackett (Hoffman), è spinto dal capo a compiere un servizio proprio in quell'edificio. Ovviamente di nascosto, assiste a questa follia di Baily, e deciderà di gestire un servizio in diretta di questi eventi...
Accidentalmente all'instabile Sam gli parte un colpo che ferisce gravemente un suo collega e, nel panico, decide più o meno inconsapevolmente di prendere in ostaggio la direttrice e la classe di bambini che sta visitando il museo.
A parte le prime ostilità, tra i due si stabilisce un rapporto di "comprensione" e "solidarietà".
Il giornalista riesce a sfruttare i mezzi di informazione per cambiare pian piano l'opinione del pubblico nei confronti dell'isterico Sam, riconoscendo che è solo "un uomo che ha bisogno di aiuto". Ma, in contrasto, le reti televisive hanno l'interesse di "distruggere" la figura di Baily, facendo pian piano precipitare la situazione.
Nella prima parte del film mi sembrava che c'avesse dei toni da "farsa", con improbabili dialoghi tra due personaggi di quelle circostanze...
Come film lo vedo come una specie di "balletto recitativo" del duo di protagonisti interpretati da Hoffman-Travolta.
L'uno, quello savio ed esperto di "mondo", l'altro mentalmente instabile e problematico...
Il più delle scene sono composte da dialoghi e "sketch" tra i due principali protagonisti.
E' piuttosto delicato senza particolari aggressività, anche verbali. Mi dà una sensazione di un film interpretato da "vecchie glorie", senza che ci siano cercati fuochi d'artificio visivi, o chissa quale altra "trovata aggressiva". Questi sono dei punti a favore per me, ecco perche lo chiamo positivamente un "balletto" tra vecchie glorie del cinema...
Mi ha stupito il climax finale che e inaspettatamente drammatico, e non "a lieto fine" come ci si potrebbe immaginare, ma è coerente (l'ho scoperto dopo i titoli di coda) al fatto che si tratta di una pungente panoramica di un cinico e spietato giornalismo, oltre dell'umanità in generale, che viene dipinta come affamata di notizie, sangue e tragedie.
Rispecchia la realtà?! Di sicuro, fa pensare...
Credo che proprio questo finale amarognolo fa aumentare di valore alla pellicola e mi spinge a dargli una stellina in più, seppur assai difficilmente lo rivedrò, essendo comunque lento e pieno di dialoghi.
Fa inoltre una fotografia di come le masse di persone possono facilmente giudicare una persona solo osservandola cosa fa e parla tramite un schermo televisivo, ma anche come possono esserne condizionate, o "manipolate"... Citando un dialogo del film, "il pubblico è molto volubile".
E' un film che consiglio, a chi interessa la tematica "giornalismo" e "sensazionalismo", oltre a chi incuriosisce a vedere Travolta e Hoffman assieme a recitare...4 stelle abbondanti.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
-
sviluppo
-
adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento